Current TV ha chiuso. Ci siamo presi tutti le nostre responsabilità?

Oggi, 31 Luglio, è l'ultimo giorno di Current.tv.

Questa sera mi chiedevo se è solo colpa di Sky, della Politica, delle lobby, ecc... Stiamo sempre a puntare il dito verso i cattivi per antonomasia quando in realtà, purtroppo, molta della responsabilità è nostra.


Dalla mia analisi posso evincere che Sky non è alla portata di tutti, ovviamente non è un'esclusiva per ricchi, però è sicuramente molto diffuso nelle famiglie che hanno redditi sicuri nel tempo e nella quantità. Questi redditi sono prodotti da persone che lavorano e che la sera forse preferiscono vedere Sky Cinema, Sky Sport, o uno dei canali della Fox. 

Diciamo la verità, Current.tv è un canale che dice la verità (scusate la cacofonia), e la verità ha sempre bisogno di un sforzo per essere afferrata e inglobata dentro di noi. Ad eccezione di Vanguard, è molto impegnativo guardare un documentario Current.

Credo sia questo uno dei principali motivi per cui l'abbonato medio di Sky non lo guarda, nonostante sia più visto di tanti altri canali inutili.

Io non ho Sky, ce l'ha mio padre, e quelle poche volte che torno a casa dai miei per qualche giorno guardo tutto tranne che Current.tv. Eppure facevo sempre zapping sul canale 130, ma c'era sempre un motivo che mi faceva cambiare canale.

Il primo motivo è perché la stragrande maggioranza dei loro prodotti li guardo comodamente da internet, per cui spesso mi è capitato di trovare cose già viste.

Il secondo è che, dato il grande valore della loro programmazione e i limiti che gli ha imposto Sky, la giornata tipo di uno spettatore di Current è caratterizzata da repliche e documentari troppo impegnativi da essere visti per tante ore. 
Io ce la farei, ma dobbiamo tener presente che non ci sono solo io: ci sono i bambini, gli anziani, quelli a cui interessa usare la TV per svagarsi, ecc...

Con questi fattori pesanti, era difficile essere competitivi, proprio perché la pay-per-view era poco affine con la fascia di telespettatori più interessata ad aprire gli occhi sulla realtà.

La strada per il futuro? Io la vedo ed è sotto gli occhi di tutti: Il Fatto Quotidiano.

Il quotidiano di Padellaro ha tutto per poter dare un informazione libera. Ha una piattaforma libera (internet) e ha il padrone più liberale di tutti (i lettori). Current Italia deve puntare a questo modello se vuole risorgere nel difficilissimo mondo dell'informazione italiana.

Sinceramente io pagherei una quota annuale per mantenere il sito di current.tv, il quale avrebbe sicuramente meno spese rispetto a quelle di un canale satellitare. È complicato, lo so, ma è l'unico modo per poter ottenere un'informazione libera.

Le pubblicità, più le quote degli ipotetici "utenti premium", riuscirebbero a tenere in vita un sito internet di ottimo livello.

Spero che tutto il Team di Current non si arrenda, spero che apra qualche libro di marketing e si faccia venire un'idea per tornare tra noi.

A me spiace non aver potuto contribuire, a me spiace essere disoccupato, non aver avuto un abbonamento Sky e non averlo potuto disdire per dare voce alla nostra protesta. Ma forse è meglio così...

Il male, se viene superato, porta ad un bene ancora maggiore. Se Current riesce a superare questo scoglio, potrà sicuramente brillare ancora di più nel cielo dell'informazione libera italiana.

In ogni caso, grazie di tutto, grazie ad Al Gore, grazie a tutti. Vi aspetterò alla vostra rinascita e, spero, di poter contribuire quando arriverà il momento.

Commenti

Posta un commento

Condividi con me le tue impressioni e aiutami a rendere i miei post più semplici da capire.

Per non generare liti con gli altri utenti, cerca di essere gentile ed educato: l'aggressività porta altra aggressività.

Sii corretto: rispetta le opinioni degli altri, cerca di comprendere prima di giudicare.

Sii chiaro: se non ti esprimi bene si possono generare incomprensioni e finiresti per creare un confronto diverso da quello che tu vorresti. Cerca di attenerti all'argomento del post.

Non attaccare, ne difendere, nessuno. Cerca di limitarti solo a dire quello che pensi in modo oggettivo, senza provocazioni, sarcasmo o altri fattori che generino un comportamento aggressivo.

COMPRENSIONE NON È APPROVAZIONE.

Qualunque cosa io o gli altri possano scrivere, anche la cosa più orribile, il cercare di comprenderla non vuol dire affatto che la approvi.
Ricordalo, è un ottimo esercizio anche per la vita di tutti i giorni.

Post più popolari