Controllarsi per non esser controllati

  Versione 1.1   ?

Da tempo ormai nel mondo, soprattutto in Italia, si possono osservare le potenti lobby internazionali che indirettamente controllano i governi che a loro volta influenzano i cittadini “consumatori”. 

Soprattutto nei paesi industrializzati, molto più abituati a vivere nel benessere, le persone risultano mentalmente più deboli e quindi meno propense a resistere a quei meccanismi di controllo che, purtroppo, illudono di poter dare sicurezza e benessere a tutti.

Una popolazione pigra, legata alla paura di perdere tutto il benessere che ha, risulta essere un burattino già con i fili pronti che aspetta solo di esser manovrato. Abbiamo troppa paura per pensare con le nostre teste, per correre il rischio di essere diversi dagli altri, per imparare le cose condannate dai pregiudizi della massa, per scoprire luoghi e prendere atto di situazioni che gli altri non vogliono nemmeno accettare che esistano. 

In un certo senso chi si sottomette alle proprie paure, vista la scarsa fiducia in se stesso, può sentire sicurezza ad essere inconsciamente manovrato da altri e questo può dare l'impressione che la propria vita abbia un senso. Ma se vi dico che il senso della nostra vita è ormai diventato consumare beni e sevizi, produrre redditi ed eleggere i potenti per delegare a loro le nostre decisioni sono certo che chiunque, come minimo, storcerebbe un po' il naso.

Facendoci frenare dalle nostre paure non riusciremo mai a costruire il nostro modello di vita, unico e indipendente, e saremo sempre di più costretti ad omologarci alla maggioranza delle persone che conosciamo, così da aver la "sicurezza" di essere accettati.

Quando non controlliamo quello che sentiamo dentro, quando smettiamo di combattere le nostre paure succede che veniamo manovrati da chi sta in alto, senza che noi ce ne accorgiamo. Succede così che oggi i giovani per sentirsi apposto con se stessi devono spendere un botto di soldi in palestre, regali, vestiti, accessori, elettronica senza mai raggiungere un completo appagamento personale.

Lo stesso vale per gli adulti: si lavora di più perchè mancano soldi, aumenta lo stress e per sentirci meglio spendiamo ancora più soldi per coccolarci, per sentirci più uguali agli altri, per fare quello che fanno le persone alla moda, per possedere quello che hanno le “persone felici” (ossia le persone che vogliono farci credere che siano felici).

Budda, molti secoli fa, insegnava che per essere felici bisognava staccarsi dai beni materiali; già mi immagino oggi il caro Budda che viene preso in giro in TV con qualche scusa, magari perchè è povero e ciccione ed è invidioso di chi è bello ed ha più soldi di lui.

Per sfuggire a questi meccanismi di controllo è necessario riacquistare il controllo di se stessi, superando le paure che usano per controllarci, tagliando i fili tra  burattino e burattinaio. Questo significa che dobbiamo tornare noi ad essere l'autorità a cui dobbiamo obbedire usando il nostro buon senso, ossia ciò che ci impedisce di danneggiare noi e gli altri.

Quale è la ricetta per poter attuare questo cambiamento in noi?
L'ingrediente principale è racchiuso in una sola parola: rinunce.

Fa paura questa parola, no? Io lo so che vi fa paura perchè conosco prima di voi quale è il concetto che sto per esporvi. 

Rinunciare alle nostre abitudini piacevoli è come rinunciare ad una nostra sicurezza di stare bene: la sigaretta dopo il caffè, la partita a carte, la vacanza, il sesso facile a pagamento, la partita al videogioco, lo shopping con le amiche, il trattamento di bellezza sono solo alcuni degli esempi che ci costringono a lavorare più di quello che serve, a spendere ancora più soldi e tempo.

Rinunciare a queste abitudini però non significa rinunciare ai piaceri della vita ma anzi: avere bisogno della vacanza estiva per fuggire dal lavoro che odiamo è una cosa ben diversa da farla quando facciamo un lavoro gratificante e che amiamo svolgere. Prima di tutto, perché quando si sta bene con se stessi la vacanza non è fondamentale per stare meglio e, seconda cosa, perché godersi il piacere in questo modo è un qualcosa molto più vicino alla felicità.

Ma dove possiamo trovare le motivazioni per rinunciare alle abitudini che "ci fanno stare bene"?

Anche qui la risposta è semplice: si trova nell'amore. Amore per noi stessi, verso le persone che amiamo, verso l'ambiente, verso tutta l'umanità...

L'antidoto per le nostre paure è l'amore. Da ciò che amiamo troviamo il coraggio di fare le rinunce, di indagare su ciò che ci dicono dall'alto, di andare contro ciò che ci impone la massa, di rinunciare ad un piccolo piacere personale in favore di un benessere più grande per la famiglia, il paese o uno specifico gruppo di persone.

Succede così che abbiamo finalmente il coraggio di essere noi stessi, di ribellarci a quegli istinti che ci portano ad essere prevedibili, quindi controllabili, di trovare la felicità dentro di noi. Se si ama il proprio popolo, per il bene di tutti, si coopera per un vantaggio collettivo che, anziché farci guidare dalle decisioni imposte da chi ha interessi economici personali, ci rende liberi. 

Vogliamoci tutti più bene. Pensate cosa succederebbe se un berlusconiano andasse contro Berlusconi perchè ha fatto qualcosa di ingiusto, se uno juventino fischiasse la Juventus perchè ha avuto un favore arbitrale, se un cristiano ammonisse un vescovo quando attacca un omosessuale. Non credo che un mondo del genere sarebbe così sbagliato.

In un mondo di egoisti solo i più forti governano, solo sottomettendo l'ego dei più deboli. In un mondo di altruisti, dove tutti amano tutti, ogni individuo ha miliardi di persone disposte ad aiutarlo. Tra questi due estremi ovviamente impossibili da realizzare, penso che voi tutti intravediate quale sia la scelta più positiva a cui tendere.

Io credo che le persone siano qualcosa di più di un ingranaggio politico-economico capace di produrre reddito, di consumare beni e servizi e di delegare decisioni a qualcuno.

Se la pensate come me, svegliatevi e diventate padroni di voi stessi.

"Questo sistema lo abbiamo creato noi, quindi possiamo anche cambiarlo".
Annie Leonard


PER SAPERNE DI PIU':
Esiste questo movimento che si interessa molto più nello specifico del controllo delle masse nei paesi democratici.

La sua nascita è frutto del lavoro di ragazzi che collaborano per uno scopo comune molto nobile, facendo anche qualche rinuncia economica per poter fornire a noi quei mezzi necessari per essere davvero liberi.

Mentre andate a visitare questa pagina cercate di non avere pregiudizi, finirete per rovinare una valida opportunità di imparare qualcosa:


eccocosavedo.blogspot.com

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