Versione 1.4 ?
Sapete che cosa è un
archetipo? Utilizzando un dizionario etimologico leggo che significa letteralmente
primo esemplare,
modello ma
Carl Gustav Jung, un famosissimo psichiatra del passato, ne diede il nuovo significato di
rappresentazione mentale primaria, ossia una figura base presente in tutte le culture, in ogni tempo e in ogni luogo.
Dalla combinazione di più archetipi (secondo la teoria di Jung) è possibile ricostruire qualsiasi tipo di mente. Questi archetipi sono: la Madre, il Senex, il Puer, l’Ombra, la Persona, l’Anima e l’Animus.
Non è questa ovviamente la sede per illustrarli tutti anche perché non ne ho nemmeno le capacità; voglio parlarvi invece solo dell’archetipo
Ombra, per poi allacciarmi all’argomento principale di questo intervento.
L’archetipo Ombra rappresenta una parte inconscia della personalità, contraddistinta da inclinazioni e comportamenti (sia negativi che positivi) rimossi dall’Io cosciente.
La nostra mente, tra le tantissime rappresentazioni, può essere divisa in due parti: coscienza ed inconscio. La coscienza è la consapevolezza che un individuo ha di sé e di tutto ciò che lo circonda, l’inconscio è invece tutto ciò che non fa parte della coscienza ma è comunque parte di tutto quello che facciamo, diciamo o pensiamo.
La coscienza è “io faccio cosi perché ho deciso cosi”, l’inconscio è invece “io non so perché faccio cosi, faccio cosi perché sono fatto cosi, ecc.”. Gli atteggiamenti consci sono controllabili, perché sappiamo da dove vengono, sappiamo come agire per modificarli mentre invece non abbiamo potere su un atteggiamento inconscio.
Si può tentare di reprimere una parte inconscia che ci piace o non ci piace, ma questa rimane latente in noi perché è una nostra parte fondamentale. Questa parte che noi tentiamo di reprimere con la nostra coscienza è l’Ombra.
Di solito si reprimono gli atteggiamenti che a noi non piacciono, indipendentemente se si tratta di aspetti positivi o negativi da una visione obbiettiva. Molti di voi immagineranno a che conseguenze porta questa repressione: succede che la “persona tranquilla e gentile” ammazza moglie e figli, la ragazza di famiglia cattolica e religiosa si va a prostituire nei locali, il ragazzo ricco di buona famiglia va a rubare e a fare atti di vandalismo, il ragazzo “buono” che subisce sempre esplode in atti di violenza orribili, anche verso se stesso.
Questo succede quando la nostra coscienza entra in conflitto con l’inconscio, quando decidiamo consapevolmente di essere come vogliono gli altri, come vorremmo noi per piacere agli altri, senza pensare a cosa si desidera veramente. Utilizzare questa strada è una grande mancanza di rispetto verso se stessi, una mancanza di amor proprio perchè equivale a dire: “Tu non vali, cosi come sei non vai bene...”. L’autostima diventa sempre più debole e dipendente dalle opinioni altrui, la nostra vita diventa come un imbarcazione senza timone in balia dei venti e delle maree, indipendente dalla direzione in cui desideriamo navigare.
Succede cosi che le nostre giornate dipendono sempre più da come ci trattano, dagli eventi casuali, scatenando in noi una sensazione di impotenza che ci priva completamente della fiducia in noi stessi. Si smette di credere in se stessi, perché “tanto è inutile” dato che la nostra vita non dipende da noi.
Per essere davvero noi stessi, è necessario riconoscere ed accettare che la nostra Ombra è reale, far diventare cosciente ciò che dentro di noi è inconscio, così da poter prendere il pieno controllo di sé e usare la nostra vita per fare davvero ciò che desideriamo.
Quanti di noi non possono fare delle cose a causa del proprio inconscio? Sicuramente siamo in maggioranza, una maggioranza che spesso oggi è definita normalità. Purtroppo, soprattutto oggi, un atteggiamento normale non coincide con un atteggiamento sano.
In un certo senso, accettare la propria Ombra è come fare pace con se stessi. Riconoscerla è un passo obbligato per un unità interiore, un unità che a sua volta è indispensabile per crescere e avere rapporti sociali maturi. Come può una persona che non sa stare bene con se stessa star bene con gli altri? Molto probabilmente una persona così potrebbe vivere ogni amicizia, ogni relazione di coppia, come un peso, un dovere, un insieme di cose che "deve fare" per essere accettata, amata, soddisfatta di se stessa.
E’ strano come ultimamente torno sempre allo stesso punto. Anche oggi noto che la nostra crescita personale dipende dalla conoscenza, in questo caso di noi stessi. Conoscendo ciò che non si conosce, facendo diventare coscienza ciò che è inconscio, possiamo avere i mezzi per scegliere la strada della felicità. Ovviamente questi sono solo i mezzi, è ovvio che una volta acquisiti si può scegliere di usarli come si vuole, anche per stare peggio di prima.
Cerchiamo sempre di pensare al perché di ogni nostra azione, di ogni nostro pensiero. Riflettere non fa mai male: viaggiare nel nostro profondo, rivivere i nostri ricordi dolorosi significa affrontare i nostri "demoni", provare a rompere le nostre catene che ci impediscono di essere liberi come realmente vogliamo essere.
Se non farete ciò vi indebolirete sempre più e la vostra Ombra uscirà fuori gridando vendetta per tutti gli anni in cui è stata rinchiusa ingiustamente. Quando succederà, succederanno cose di cui non sarete fieri e la cosa peggiore sarà il peso di non riuscire a capire le cause del male che avete fatto, l’impotenza di non riuscire a fermare ciò che vi rende infelice. La vita diventerà sempre più un incubo.
E' naturale che dovete sentirvi liberi di vivere come volete. Non sta scritto da nessuna parte che l’uomo deve crescere, maturare, essere libero. Se però desiderate quello di cui vi ho parlato, sappiate che è questa una delle strade possibili.
Non vi bloccate pensando che nella vita tutti siamo incatenati a qualcosa, io per primo ne sono consapevole. Anche se la perfezione non esiste, non c’è nulla di male a perfezionarsi, cosi come non c’è nulla di male nel tentare di stare meglio.
Per quanto mi riguarda, sono anni che sto facendo l’esperienza di "conoscenza della mia Ombra", non è stato facile riconoscere in me atteggiamenti che ho sempre deplorato, però ho ricevuto tanti vantaggi da questo lavoro che sto facendo e che continuo tuttora a fare. Ho imparato ad essere comprensivo con me stesso, ho accolto dei pregi che non ritenevo tali, ho potuto cambiare abitudini che danneggiavano me e gli altri, ho imparato a fare molte cose in cui non riuscivo. Non possiamo cambiare il male che abbiamo dentro se non riusciamo a riconoscerlo, cosi come non possiamo accogliere le nostre virtù se si confondono con il nostro marciume.
So bene che questo tipo di esperienza durerà tutta la vita proprio perché davvero ci sono tante cose negative che faccio e non vorrei fare, ma è bello vedere che un po’ al giorno miglioro me stesso. Vivere insieme a propri difetti senza vergognarsi, rivalutare i pregi che per anni ho sottovalutato perché non li reputavo importanti. Anche se non sarò totalmente libero, domani sarò sicuramente più libero di oggi, questo per me è un qualcosa che davvero mi dà energia.
Spero di non avervi annoiato con questa discussione impegnativa, ma questo è ciò che ho nella testa e so che sarà sicuramente utile a qualcuno.
Come al solito, se avete qualcosa da dire lasciatemi pure un commento.
Buona giornata.
FONTI
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Per saperne di più:
- Carl Gustav Jung, Gli archetipi dell'inconscio collettivo.
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Ciao! Grazie per aver messo un mio disegno! mi fa molto piacere. ah! vorrebbe ringraziarti anche il mio avvocato se non mi citi.. :)
RispondiEliminaGiaime Loi
http://giaimeloi.blogspot.it/
Grazie per avermi avvisato. Provvedo subito :)
EliminaGrazie!! meno male perchè ovviamente non ho nessun avvocato, ma si era capito.. ciao!
RispondiEliminaFa sempre piacere incontrare qualcuno che percorre gli stessi sentieri! Grazie
RispondiEliminaAntonietta
Fa piacere anche a me Antonietta :D. Prego!
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