Date a Cesare quel che è di Cesare
Versione 1.1 ?
Ciò di cui voglio parlare oggi è un qualcosa di molto delicato, spero quindi di riuscire ad esprimere bene il mio pensiero dato che una minima ambiguità nel discorso potrebbe suscitare nel lettore lo scetticismo necessario per distruggere tutto il resto dell’intervento. Vi prego, se vi è possibile, di cercare di non aver pregiudizi.
Tempo fa sentii durante la celebrazione di una messa questo passaggio:
«…Allora i Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?".
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo".
Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?".
Gli risposero: "Di Cesare".
Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio".
A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono.»
Al di là del significato teologico della lettura, ci fu un aspetto che mi colpì molto. Il Gesù della Bibbia ha sempre rispettato la legge, si è sempre ben guardato dal far confondere il mondo spirituale con il mondo materiale. Infatti, Gesù non si è sottratto alla legge romana facendosi crocifiggere pur essendo un innocente.
Da questo pensiero, la mia mente è giunta subito al Vaticano attuale. Tutto si può dire, ma non di certo che il clero non si sia sottratto alla giustizia e tantomeno non si sia legato troppo ai beni materiali.
L’esempio dei preti pedofili è emblematico: se la figura principale del Cristianesimo si è fatta crocifiggere, derisa da tutti, rispettando le leggi romane, perché la Chiesa non può accettare un ergastolo o una castrazione chimica per uno dei suoi preti?
Onestamente, non conosco i retroscena di tantissimi di questi casi, oltre al fatto che è davvero difficile avere un parere obbiettivo quando si parla di bambini e di Chiesa. Immagino che i carnefici abbiano supplicato i loro vescovi di proteggerli, di fargli evitare un carcere che senza dubbio sarebbe stato molto più duro che per gli altri detenuti (in carcere i detenuti sono molto duri con i pedofili, lascio immaginare a voi il resto).
Forse una condanna del genere potrebbe essere da lezione a chi per anni ha fatto violenza a bambini innocenti, ma credo di non essere abbastanza obbiettivo per giudicare tale cosa.
In ogni caso, credo che chi predica il Cristianesimo debba come primo passo accettare la propria sofferenza, soprattutto quando essa deriva dal proprio comportamento scorretto. Ovviamente è ingiusto attaccare tutto il clero, so bene che ci sono tantissimi rappresentanti che contribuiscono attivamente ad aiutare gli altri, soprattutto nei paesi del terzo mondo.
Questo intervento non è rivolto alle mele marce che fanno perdere di credibilità la Chiesa. Io oggi mi rivolgo ai laici, alla maggioranza delle persone. Sappiate che tutta l’Europa è stata fortunata ad avere radici cristiane, sarebbe potuta andare molto peggio se pensate alle alternative. Purtroppo il mondo sta attraversando un periodo di decadenza che sta contagiando la qualità di ogni cosa: il cibo, la scuola, lo sport, i legami affettivi, la scienza ecc. Questo marciume è penetrato anche nella Chiesa, cosi come è già successo altre volte in passato.
Probabilmente è giusto che nella storia ci siano questi alti e bassi, forse proprio perché necessari affinché ci sia rinnovamento in ogni ambito. Credo che questa diffidenza della gente stia generando un cambiamento che forse tra decenni porterà ad un vero rinnovamento nella vita umana.
La realtà però è che adesso siamo in un brutto periodo, che penso durerà fino a quando non finirà il petrolio. Quando ci sarà una seria crisi energetica per l’umanità, quando vivremo con molte meno comodità di oggi, a quel punto dovremmo evolverci in esseri più intelligenti di quelli che siamo oggi, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle risorse naturali.
Per tutto il ventesimo secolo l’uomo ha cercato l’eccellenza nella comodità, nel piacere materiale retto dallo sfruttamento del terzo mondo, ma questo sta generando la distruzione dell’ecosistema del nostro pianeta. Penso che potete immaginare che se vivessimo tutti come in Italia non ci sarebbero risorse per tutti.
Alcuni studiosi si stanno accorgendo che tutte queste comodità ci hanno reso deboli mentalmente. Le malattie mentali come stress, ossessioni, depressione dilagano in Europa e nel Nord America. Il benessere mentale è importante quanto quello fisico. Sono uno il complementare dell’altro ma non sono la stessa cosa. Per questo le persone non dovrebbero concentrarsi solo su uno di questi aspetti.
La frase “Dare a Cesare quel che è di Cesare e dare a Dio quel che è di Dio” credo ci insegni proprio questo. I piaceri materiali servono per stare bene fisicamente, l’amore (Dio) serve a stare bene spiritualmente.
Amare è il pilastro del nostro benessere mentale. Stare bene spiritualmente significa fare un viaggio per il piacere di farlo, non perché si ha bisogno di staccare la spina da una vita che non ci piace. Quando si sta bene con l'anima tutto prende un sapore migliore mentre, quando stiamo male, ogni cosa diventa un bisogno per stare bene, per soffrire di meno. In quei casi persino il nostro partner diventa un oggetto che serve per farci stare meglio, addossandogli spesso le colpe della nostra infelicità, di cui siamo senza dubbio i principali responsabili.
Oggi mi sono davvero dilungato troppo, quindi concludo consigliandovi di non sottovalutare quella parte reale del mondo che ci è invisibile. L’anima, la mente, lo spirito o chiamatele come volete sono concetti non tangibili, ma senza dubbio reali. Dire che la nostra psiche dipenda dalla chimica del nostro cervello è troppo riduttivo e secondo me inutile dato che non penso che delle reazioni chimiche possano generare la volontà di andare contro l’istinto di sopravvivenza. Se fosse così tutta la teoria dell’evoluzione di Darwin andrebbe a farsi friggere se migliaia di anni di selezione avessero portato la razza umana ad autodistruggersi come sta facendo oggi.
Riflettete su questo, cercare di comprendere ciò che non è ovvio non ha mai fatto male a nessuno. Se vi va di dire la vostra commentate pure, chi mi conosce sa bene che i confronti mi fanno molto piacere.
Buona giornata
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