Meglio fuggire o stare qui?

  Versione 1.3    ?

Noi tutti, bene o male, abbiamo un hobby o un passatempo che ci fa svagare durante i momenti liberi della giornata. Oramai è una consuetudine avere un passatempo e buttare qualche ora al giorno su Facebook, partite di calcetto, pub con gli amici ecc...

Sarebbe però opportuno capire il perché le persone, specialmente al giorno d'oggi, hanno bisogno di svagarsi.

E' inutile dire che, specialmente oggi, la gente è insoddisfatta della propria vita.

Oggi vorrei che vi faceste una domanda: perché una persona che è contenta del suo lavoro, della sua vita sociale, o in genere di quello che ha, dovrebbe avere il bisogno di svagarsi?

E' evidente che l'aumento degli svaghi che c'è ai giorni nostri esiste proprio perché noi non siamo in grado di amare la nostra vita nella sua totalità, sicuramente siamo meno capaci di 40-50 anni fa.

Qualcuno direbbe: "Ma chi è soddisfatto al 100% della sua vita?! Nessuno!"
Probabilmente non c'è verità più cristallina di questa, ma vorrei sapere quanti di noi si impegnano per farci piacere le cose che noi odiamo e per comprendere meglio le situazioni che a noi vanno strette.

In un libro di Eric Fromm, L'arte di amare, si proponeva che per essere felici e soddisfatti bisognasse essere in grado di amare tutto ciò che ci circonda, cosi da essere in grado di dare qualcosa di positivo agli altri e di sentirci soddisfatti di noi stessi, così da poter star bene con noi stessi senza bisogno di svagarci a tutti i costi.

Sicuramente è un'alternativa molto accattivante, magari si riuscisse a stare bene con tutti ed amare ogni cosa che ci è attorno.

Purtroppo però, la realtà dei fatti è che siamo tutti troppo insoddisfatti, più dei nostri genitori e dei nostri nonni, nonostante viviamo in un'epoca in cui i servizi e le tecnologie ci permettono una vita nettamente più agiata della loro.

Ad un'analisi più attenta, oggi il commercio gira soprattutto attorno alle fonti di svago: TV, Computer, lettori mp3, auto veloci ecc...

Ma questi svaghi cosa altro possono essere se non una fuga dalla nostra vita reale? E' assurdo pensare che il motore dell'economia dei paesi sviluppati sia lo "Entertainment", l'intrattenimento.

Vorrei sapere quanti hanno comprato una TV per poter "imparare meglio qualcosa" o "sapere meglio le notizie" o "vedere meglio le immagini", quanti hanno comprato una Xbox per "migliorare le proprie abilità mentali" e quanti sono andati a fare shopping perché oramai erano rimasti senza vestiti. Sicuramente non è la maggioranza delle volte.

Badate bene però, io so che tutte quelle cose che ho menzionato sono solo oggetti e so che l'obbiettivo del loro funzionamento può essere vario. Spero sia chiaro quindi che io non c'è l'ho con gli svaghi in sé, vorrei solo guidare chi sta leggendo a riflettere sul loro uso.

Chi fugge dalla realtà, non fa altro che evitare di vivere la propria vita. Ogni cosa brutta della nostra vita può solo peggiorare se non ce ne prendiamo cura e non cerchiamo di aggiustarla.

Una situazione quotidiana che affligge la nostra esistenza, se non la affrontiamo, diventa sempre più pesante facendo cosi calare la nostra soddisfazione quotidiana per quello che siamo e abbiamo.

A cosa serve mangiare quando si è nervosi? A cosa serve giocare d'azzardo quando la nostra vita sembra poco eccitante? Di sicuro non a migliorare la nostra esistenza.

Amando di più il nostro lavoro, quello che studiamo, la nostra situazione familiare o il cane rompiballe della nostra vicina, inevitabilmente avremo meno bisogno di svagarci.

Il problema è però capire come amare. Ad esempio, non bisogna pensare che l'amore per ciò che ci circonda dipenda dai suoi contenuti, troppe sono le persone che hanno tutto e sono ugualmente infelici.

Sono i nostri occhi che devono cambiare. Una buona visione delle cose unita ad una conoscenza profonda di ciò che osserviamo può risultare miracolosa anche nel voler bene una persona che ci ha appena offeso.

Cominciare a chiedersi "Perché lui o questa cosa sono cosi?" piuttosto che limitarci al "Cosa ha fatto lui o questa cosa?" è il primo passo per andare oltre la superficialità.

Poi, per fare i passi successivi, sta tutto alla volontà dell'individuo. La ricerca della felicità va fatta a tutto campo, in un libro, in un bambino che piange, in una sconfitta. In ogni cosa.
Più aumenterà la comprensione di ciò che ci circonda e più probabilità si avranno per trovare la strada della felicità.
Buona giornata

Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via. 
Antifonte



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