Versione 1.2 ?
Spesso si dice che il tempo guarisce le ferite. Questo potrebbe anche essere vero ma con gli anni ho dovuto rivedere meglio il significato di "guarigione".
A volte accade che, pur credendo di aver perdonato qualcuno, ci si rende conto con degli episodi che nella realtà questo atto non è poi cosi semplice. L'odio che si prova per qualcuno va "digerito", va elaborato e trasformato in qualcosa di positivo altrimenti si finisce per tenersi tutto dentro e un giorno esplodere, commettendo atti orribili, anche raptus di follia.
Ci sono migliaia di persone al mondo che si tengono tutto dentro, credendo di riuscire a resistere fino alla morte, ma la fine di queste persone la conosciamo tutti: la galera o una morte infelice.
Capita spesso, quando meno ce lo aspettiamo, di provare un odio e una rabbia più forte del normale in situazioni che riteniamo risolte ormai da tempo. Questa è una tipica situazione in cui non si è riusciti a catalizzare nel modo giusto un torto subito nel passato, in cui ci si puo rendere conto che non si è perdonato qualcuno o addirittura noi stessi. A questo punto mi chiedo: qualcuno ci ha mai insegnato a perdonare?
Non è che voglia dirvi io cosa sia il perdono, probabilmente nemmeno lo so bene, ma di sicuro ho capito che il tempo non basta per perdonare qualcuno.
Se non si affronta l'odio, non si può fare altro che conviverci
Convivendo con l'odio, non è pensabile non manifestarlo. Se non si manifesta l'odio, si finisce inevitabilmente per esplodere.
Affrontare l'odio che ci si porta dentro è un gran segno di maturità psicologica: esternare i sentimenti negativi che ci portiamo dentro, senza far male agli altri e a noi stessi, è una gran prova di forza per il nostro carattere.
Concludo con una metafora del film sulla vita di
Bruce Lee:
"Bisogna avere il coraggio di affrontare i demoni che ci portiamo dentro".
Sante parole...!!!!
RispondiElimina