Il nazionalismo oggi - 2011

Da molti anni ormai possiamo assistere all'ascesa dei movimenti nazionalisti, movimenti che non hanno necessariamente il colore politico della destra ma che, in tutti i casi, sfociano in discriminazioni razziali, sociali e religiose.

La stessa Lega Nord in Italia, NPD in Germania e il Sionismo Israeliano sono solo alcuni degli esempi di questi movimenti che racchiudono l'odio e il malcontento di chi non ha saputo vedere con una visione equilibrata gli effetti avuti nei secoli con l'integrazione razziale.

Ma vediamo un po' cosa è il nazionalismo.

Questa ideologia racchiude i principi che esaltano lo stato nazionale, considerato indispensabile per la realizzazione delle aspirazioni sociali, economiche e culturali di un popolo, identificato di solito mediante le origini razziali geografiche.

L'ideologia nazionalista insegna che il popolo deve impegnarsi a proteggere se stesso rimpatriando tutti gli immigrati che vivono al di fuori dei loro luoghi di origine e bloccando i flussi di immigrazione dagli altri paesi. Infatti il motto tipico dei nazionalisti è che la nazione deve appartenere ai suoi proprietari, concetto che vi suonerà più familiare se scrivo: “L'Italia agli Italiani!”, “La Padania ai Padani!”, ecc.

Un analisi superficiale ci farebbe pensare che i nazionalisti di oggi sono semplicemente dei razzisti, che può essere anche vero se scendiamo al livello della militanza di partito, ma i capi dei movimenti hanno idee che vanno analizzate a fondo, senza sottovalutare nulla.

Il primo punto importante, che forse è la base per un nazionalista, è la superiorità razziale. Questa superiorità non è però tale a 360°, ma va vista a seconda delle motivazioni delle ideologie.

Ad esempio i leghisti credono che la gente del nord sia superiore a quella del sud perchè l'economia italiana va avanti grazie a loro. Il sud è un popolo di dipendenti pubblici che vive alle spalle degli operai del nord, sfruttato ingiustamente. Questo ovviamente va esteso agli immigrati, che vengono a rubare ricchezza in Italia senza pagare le giuste tasse, campando sulle spalle degli italiani onesti o solo perchè gli Italiani non scendono al loro livello.

Un altro esempio, i Sionisti, che credono che gli Ebrei abbiano diritto ai territori della Cis-Giordania in quanto sono il “popolo eletto”, in quanto durante i millenni sono sempre stati soggetti alla schiavitù, dagli Egiziani ad Hitler, e che è giusto cacciare i musulmani palestinesi dalla loro “terra promessa”, anche se gli Arabi vivono nella Cis-Giordania da oltre 1000 anni.

Con ciò che è stato affermato negli esempi, che eccetto le motivazioni ideologiche è tutto veritiero, si propongono di provare la superiorità di una razza rispetto alle altre. Così si crede che i lombardi siano meglio degli altri italiani, come se in Lombardia lavorassero solo quelli di razza lombarda, e che gli ebrei-Israeliani siano migliori dei musulmani-Palestinesi, come se nel mondo avessero sofferto solo gli Israeliani e quelli di religione ebrea.

Il secondo punto, anch'esso molto importante, è la proprietà della terra nazionale. In base a cosa si può dire che la Germania è dei Tedeschi, l'Italia degli Italiani, gli USA degli americani...? 

Fino a prova contraria Napoleone conquisto sia la Germania che l'Italia, si potrebbe dire che queste nazioni appartengono ai Francesi. Come si può dimenticare il flusso migratorio tra Italia e Francia durante la dominazione francese, o tra Italia e Spagna durante la dominazione spagnola? Lo stesso Trentino è una regione davvero poco italiana, visto per per secoli è stato sotto il dominio Austro-Ungarico. Anzi, ora che ci penso, forse mezzo mondo appartiene ai Romani, visto che Roma aveva l'impero più vasto di tutta la storia. É i Greci, i Persiani e i Cinesi dove li mettiamo?

Non voglio continuare con altri esempi per non cadere nel ridicolo, spero solo che siate arrivati alla conclusione che nessuna terra ci appartiene per diritto e che nessuna razza si può dire superiore all'altra, visto come ci siamo mischiati durante la storia dell'umanità.

Il nazionalismo non è altro che egoismo strutturato a livello sociale. É scandaloso approvare questa ideologia proprio oggi che viviamo in un benessere basato sullo sfruttamento dei paesi poveri e, ancora peggio, sui ceti sociali più poveri.

Forse pensate all'Africa come ad una terra meravigliosa ma ben pochi sanno qual'è la realtà, quali sono le cause che spingono un africano a venire nei paesi industrializzati. L'Africa è una terra che è stata quasi svuotata delle sue materie prime, inquinata dalle multinazionali che lì non rispettano le leggi anti-inquinamento e i diritti sociali, generando disastri ecologici che costringono gli africani a non avere una terra che possa sostenere una condizione di vita accettabile, a vivere in un inferno che li costringe a partire verso altre mete.

E la Cina? Vi siete mai chiesti come vive un Cinese in Cina? Se aveste una minima idea del loro stile di vita non vi meraviglierebbero le loro inesauribili capacità lavorative. In Cina pochi potenti hanno in mano tutto e fanno enormi affari con le multinazionali estere, i piccoli imprenditori scappano in Europa e negli Usa dove hanno una concorrenza economica migliore, e i poveri cinesi (la stra-maggioranza) muoiono in condizioni disumane nelle periferie di città degradate sotto ogni aspetto e con lavori assurdi. 

E non ci scordiamo dell'Italia. I padani vorrebbero che i meridionali restassero al sud quando sono loro stessi coloro che rendono le mafie meridionali tra le organizzazioni criminali più potenti del mondo. Come può un meridionale guadagnarsi il pane onestamente in una terra dove tutti i soldi vengono usati per gonfiare le tasche a politici e mafiosi? Come si può lavorare se non esistono posti di lavoro?

La nostra ricchezza esiste solo perchè siamo stati zitti quando le potenti lobby economiche hanno sfruttato i paesi del terzo mondo. Non credo che qualcuno di noi non abbia mai comprato qualcosa “Made in China”, che non abbia mangiato delle frutta o verdura raccolta da immigrati sottopagati. Probabilmente nemmeno voi sapete l'origine di ciò che consumate.

Se si volesse davvero che “ogni popolo viva nella sua terra”, basterebbe smettere di sfruttare le terre che non ci appartengono per ingrossarsi il proprio portafoglio, o per risparmiare qualche decina di euro nei nostri consumi.

Se ognuno amasse di più gli altri e il proprio pianeta, se eleggessimo persone che davvero tenessero a tutto ciò, riusciremmo a vivere bene in ogni caso: 
  • Le nostre istituzioni farebbero pagare le tasse a tutti: mafiosi, cinesi, meridionali....
  • Il popolo lavorerebbe seriamente per far funzionare bene la società.
  • Si inquinerebbe di meno, non si sfrutterebbero le terre degli altri.
  • Non si sposterebbero le fabbriche nei paesi poveri e non si aumenterebbero i consumi nei paesi ricchi.
  • Gli immigrati non sarebbero un problema.
  • Gli Israeliani conviverebbero serenamente con i Palestinesi.
E ci sarebbero tanti altri numerosi vantaggi.

Non dobbiamo avere paura di mischiarci, il nostro destino di esseri umani è condiviso. Solo quando queste divisioni spariranno, nella nostra unicità di individui, riusciremmo a considerare il pianeta come un unica nazione.

Sottomettere altri popoli origina odio, violenza, sofferenza che si possono pagare anche a distanza di secoli (vedi gli Israeliani). Chi si sognerebbe di sottomettere un paese sapendo che lì abbiamo una parte della nostra parentela, delle nostre radici? Pensateci. 

Quando tutto il genere umano si muoverà unito per avere come unico scopo il bene comune, allora arriveranno giorni felici per tutti. Forse sarà tra mille anni, forse tra 30 anni scoppierà una guerra per il petrolio che annienterà in genere umano. Non lo so, però noi sappiamo quanto è dura la vita oggi. Volete che i nostri figli si ritrovino peggio di noi?

Non voglio dire che il nazionalismo di oggi sia un ideologia che ha uno scopo senza prospettive positive per l'umanità, però vorrei che almeno provaste a comprendere ciò che ho scritto oggi senza lasciarsi abbandonare ai pregiudizi.

Forse il nazionalismo sarebbe un ottimo proposito se ogni nazione del mondo potesse provvedere a se stessa, ma purtroppo la realtà di oggi è un'altra. Pensiamo alle cose reali.

Se la pensate diversamente, fatemelo sapere con un commento.
Buona giornata.

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