I feticci del nuovo millennio

  Versione 1.1    ?

"Il denaro, la sete dell'avere, del potere e persino del sapere non hanno forse distolto l'uomo dal suo Fine vero?...
Il mondo contemporaneo non si è forse creato i propri idoli?
Non ha forse imitato, magari a sua insaputa, i pagani dell’antichità, distogliendo l’uomo dal suo vero fine, dalla felicità di vivere eternamente con Dio?
È questa una domanda che ogni uomo, onesto con se stesso, non può non porsi. 
Che cosa è importante nella mia vita? Che cosa metto io al primo posto?
La parola “idolo” deriva dal greco e significa “immagine”, “figura”, “rappresentazione”, ma anche “spettro”, “fantasma”, “vana apparenza”.
L’idolo è un inganno, perché distoglie dalla realtà chi lo serve per confinarlo nel regno dell’apparenza.
Ora, non è questa una tentazione propria della nostra epoca, che è la sola sulla quale noi possiamo agire efficacemente?
Tentazione d’idolatrare un passato che non esiste più, dimenticandone le carenze; tentazione d’idolatrare un futuro che non esiste ancora, credendo che l’uomo, con le sole sue forze, possa realizzare la felicità eterna sulla terra!"
Benedetto XVI

Il post di oggi è dedicato ai feticci o gli idoli, ossia tutte le cose o persone che in qualche modo ci distolgono dal buon senso, dal ragionamento obbiettivo e che incatenano la nostra libertà di pensiero.

Ho aperto il post con una parte del discorso del Papa che fece in Francia a Settembre del 2008, non per dare un carattere religioso a ciò che sto per scrivere, ma perché mi è sembrato molto sintetico e conciso nel descrivere un argomento delicato su cui noi stessi sorvoliamo il più delle volte.

Cosa è un idolo? Sul dizionario troviamo:
Ciò che desta sommo interesse e desiderio talvolta fanatico in una pluralità di persone.

A questo punto bisogna dire la verità: tutti, compreso me, abbiamo avuto nella nostra vita la "fissa" per qualcosa o qualcuno che ci ha portato ad un interesse che ha sfiorato o superato l'esagerazione.

Qualche persona illusa adesso penserà di no ma alla fine del post non so se la penserà allo stesso modo.


Un idolo può essere non solo un oggetto o una persona esterna, ma può essere un valore morale come la giustizia, se stessi, un modo di vivere, un azione eroica che ha fatto qualcuno, la conoscenza, un luogo o un tempo, uno stato sociale, un santo ecc...

Vorrei far capire che la questione è altamente complessa e non va assolutamente sottovalutata perché tanti di noi potrebbero avere un feticcio personale senza nemmeno rendersene conto.

Bisogna sempre tener presente che ogni cosa esistente nel pianeta, anche Marilyn Manson, ha qualcosa di buono da darci. Ma utilizzare ciò che è buono per fare ciò che il nostro libero pensiero ci dice è una cosa ben diversa che averne bisogno per vivere.

C'è chi adora gli anni '60, pensando che a quei tempi andasse tutto meglio. Ma usare i valori di quegli anni per vivere meglio oggi è diverso dall'ossessionarsi di ricreare parte di quell'epoca comprando oggetti, vestiti, dischi solamente per sentirsi un po' più vicini a ciò che si ama.

Ci sta anche chi adora il fascismo, pensando ad esempio che in Italia ci vorrebbe qualcuno che dia una lezione a tutti, che usi il pugno di ferro. Questo non è altro che una fuga dalle responsabilità da cittadino, forse frutto di una delusione a livello politico che è cosa ben diversa dalle lezioni che si possono imparare dal pensiero fascista.

Poi c'è chi adora uno sportivo, un gruppo musicale, un politico pensando che emulandoli la vita diventerebbe migliore, però è diverso da studiare musica per superare un gruppo che si stima o allenarsi duramente cercando di imparare da un campione.


Altro esempio di feticcio è internet. Ci sono alcuni che addirittura hanno istituito la Chiesa di Google! Internet è una fonte illimitata di conoscenza, ma una cosa è sfruttarla per raggiungere il propri fini e un altra cosa è usarlo continuamente per qualsiasi cosa. Fa riflettere come molte persone preferiscano, anche quando non sono costrette, comunicare, giocare, fare sesso, parlare tramite questo freddo schermo invece di farlo dal vivo. Internet è importantissimo per tutta l'umanità, ma dovremmo prendere coscienza del fatto che le più grandi dipendenze di oggi partono proprio dalla rete.

Adorare un idolo è essere dipendenti dalle illusioni che esso genera, perché aiuta a vedere la vita in modo migliore, perché fa vivere "meglio".

Il figlio può essere un altro utile esempio. Molte mamme idolatrano letteralmente il figlio, pensano che qualsiasi cosa fatta per il suo bene, anche se a discapito di altri, è "cosa buona e giusta". Un mamma che adora troppo il figlio finisce inevitabilmente per essere una cattiva madre, finirà per viziarlo o dare cattivi esempi per paura di non essere amata, per paura di avere la conferma di essere una cattiva madre. Avere a tutti i costi l'approvazione del figlio infatti equivale a voler fuggire dalla realtà: rifugiarsi nella "approvazione come conferma di essere una buona madre" equivale a non essere capaci di risolvere il problema che la fa essere l'esatto opposto.

Infine vorrei fare l'esempio del divertimento o dello sballo. Anche questo è un feticcio, forse il più affascinante di tutti. La ricerca ossessiva del piacere in ogni sua sfera, droga, sesso, soldi e comportamenti estremi indica che la vita cosi come è non ci piace, ed ancora una volta questa rappresenta una fuga dalla realtà.

Il rito dello spinello è una scena emblematica: tutti stanno riuniti attendendo che l'oggetto del desidero arrivi da noi e ci soddisfi e risolva il nostro malessere spirituale. Ma io dubito che una sostanza chimica, utilissima come palliativo per i malati, possa curare i nostri guai mentali.

Potrei fare altri mille esempi ma mi fermo qui per evidenti ragioni.

Qualcuno, che a questo punto potrebbe sentirsi attaccato, potrebbe dire che gli idoli hanno salvato tante persone che avevano perso le loro speranze in qualche ambito. Effettivamente non nego che tante persone possano aver trovato una nuova aspirazione per la propria vita grazie a loro ma non è stato l'idolo in se a salvarle, ma gli insegnamenti che queste persone hanno recepito in quel momento, il fatto che li abbiano sfruttati per risolvere il problema che li affliggeva.

Perciò, per evitare di vivere di una illusione, cerchiamo degli obbiettivi validi e flessibili.

Obbiettivi validi, perché nella vita troppo spesso ci si ritrova a combattere per qualcosa che poi risulta non avere molta importanza.

Obbiettivi flessibili, perché la vita è in continuo cambiamento, noi siamo in continuo cambiamento e non possiamo permetterci di non fare un miglioramento su noi stessi per poter perseguire un obbiettivo intrapreso molti anni prima. Un obbiettivo che non ci fa crescere è ciò che è più nocivo al giorno d'oggi.

Trovato un obbiettivo, usiamo tutto ciò che ci circonda per perseguirlo: cantanti, calciatori, scienza, religione, cucina, danza, vestiti, attrici, animali possono darci quell'ispirazione tale da farci raggiungere ciò che desideriamo.

Esistono e sono esistite tantissime persone eccezionali, nel bene e nel male, in questo mondo. Impariamo da loro, dalla loro vita, per poter migliorare la nostra senza copiarli o adorarli dato che questo non farebbe altro che toglierci la forza necessaria per vivere la nostra vita.

Vivere la nostra vita nel pieno della nostra libertà di pensiero è bello ed è possibile, basta solo avere il coraggio di affrontare la realtà, essere onesti con se stessi per poter essere onesti con il mondo e vedere la verità, per imparare la verità. Certamente non potremo conoscere tutta la verità assoluta, ma almeno potremo puntare a ciò che VERAMENTE ci guiderà verso il buon senso, verso ciò che fa bene a noi stessi e a tutte le persone che amiamo.

Se la pensate come me o a maggior ragione la pensate diversamente, lasciatemi un commentino. Sarei ben felice di ricevere altri punti di vista.

Saluti

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