Buon Natale

Questo è il primo post natalizio del ratta blog 2.0 ma per quelli che conoscevano la vecchia versione del blog è ormai una tradizione e siamo già giunti al terzo anno.
Ogni anno dedico un post un po' a tutti cercando di trasmettere un significato di Natale che va al di là dei soliti schemi e di smorzare quelle questioni che troppe volte durante l'anno sopravvalutiamo.

Il natale, anche se ormai è diventata una festa laica, è nata come festività cristiana. A natale si celebra la nascità di Gesù e tutti i Cristiani sono chiamati a riconoscere nel bambinello il figlio di Dio, nonché Dio in persona.
Questo concetto è ben più profondo e merita un'attenta analisi da cui scaturirà parte dell'intervento di oggi.


Partendo dai presupposti che:
  • Gesù è Dio;
  • Dio è il Prossimo;
  • Dio è Amore.
porterei la questione sul pensiero che Natale è riconoscere l'amore nel prossimo, trovare negli altri ciò che ci permette di donare amore aldilà di ogni superficialità. Questo ovviamente, come tutti ben sapete, non è cosa da tutti.

Sinceramente io non riesco ad aiutare le persone come vorrei. Ci sono alcuni ambiti in cui mi sento sicuro e riesco a sacrificarmi per gli altri ma tante, tantissime volte, sono bloccato nel dare aiuto.

Ad esempio non riesco a dare soldi facilmente a chi fa l'elemosina. Non perché voglia discriminare a priori chi elemosina, so bene che esiste gente che ha dei buoni motivi per farlo, ma perché non sopporto di sprecare soldi per qualcuno che anziché usarli per sfamare la famiglia li usa per alcol, poker in sala giochi e altre cose che non meriterebbero il mio aiuto. Poi addirittura c'è gente che fa l'elemosina perché ha scoperto che è più redditizio di un lavoro normale.

Pur sapendo che in ogni caso la mia elemosina può essere un aiuto per chi ha bisogno, continuo a non voler dare aiuto. Questo è solo uno dei casi in cui non riesco ma ce ne sono molti altri.

Oltretutto non c'è cosa più brutta che predicare bene e razzolare male: come posso io dire a voi di amare gli altri se io stesso sono incapace di farlo con tutti?


Io sento che è giusto farlo e penso anche molti di voi lo sentano, però sento quella sensazione di colpevolezza che mi frena nell'invogliare gli altri a fare del bene.

Dovrei rinunciare quindi? Penso di si, però potrei scrivere qualcosa senza puntare il dito contro qualcuno, senza far sentire in colpa nessuno lanciando un messaggio positivo.

Io credo che, ciò che impedisce a me di amare il mondo sia più o meno la stessa cosa che lo impedisce a voi. La paura di sprecare una nostra risorsa, amore, soldi, tempo, fiducia, è ciò che ci limita il più delle volte forse a causa delle troppe delusioni a cui abbiamo assistito, direttamente e indirettamente, in passato.

Non abbiate paura quindi, in amore serve coraggio. Fate pace con i parenti, recuperate rapporti interrotti, chiarite questioni irrisolte, siate gentili anche con chi vi è contro. Fare questa cosa a Natale può essere l'inizio di una splendida amicizia, di una soddisfazione per se stessi, un opportunità per ricevere il regalo l'affetto di qualcuno.

Godetevi questo Natale, vivetelo istante per istante. Durante un vostro gesto di cortesia rimanete fermi al presente senza proiettarvi con la mente al domani, usate quell'istante solo per il prossimo e non per pensare agli effetti che produrrà il vostro gesto.

Concentrate i vostri pensieri sull'istante che state vivendo a partire da ORA, anche per staccarvi dalle brutte esperienze del passato che condizionerebbero le vostre buone azioni.

Questa filosofia a me aiuta molto e, anche se non riesce sempre, mi ha dato una mano anche nelle altre azioni quotidiane della mia vita. Penso che questo possa aiutare anche voi a rendere il Natale migliore per voi e per le persone che amate.

Non so cosa posso dirvi di più. So che molte persone hanno a casa situazioni difficili in ambito di salute, economico e sociale ma passare il Natale con positività non può che migliorare la situazione che state vivendo, anche se non arriva l'aiuto che pensate che sia necessario. Non voglio quindi mancare di rispetto alle persone che pensano di avere avere una situazione irrecuperabile, voglio solo ricordare che i pesi diventano più leggere se gli altri ci aiutano a sorreggerli.

Auguro un Buon Natale a tutti, anche a quelli che sono contro di me, che non conosco, a quelli che non mi stimano, che pensano che io non li stimi o che possano provare qualsiasi sentimento negativo nei miei confronti. Desidero che passiate tutti un felice natale.

Inoltre chiedo scusa a tutti se vi ho mai offeso o mancato di rispetto in qualsiasi modo e sappiate che se ci sarà occasione non mancherò dal voler chiarire con voi in modo pacifico e aperto al confronto.

Infine, credo sia dovuto visti i battibecchi della scorsa settimana, faccio gli auguri di Natale anche a Silvio Berlusconi. La vita è una cosa diversa dalla politica e per questo gli auguro di superare presto il trauma per l'orribile e ingiustificata violenza subita. Qualsiasi cosa egli faccia, illegale o no, so bene che la fa per dei motivi che per lui sono validi e non per fare del male agli italiani.

A chiunque capiti di leggere questo post, prego di smettere di odiare la destra o la sinistra mantenendo quella critica necessaria a noi elettori di votare la persona più adatta a governare l'Italia. Condannare o giustificare senza comprendere le azioni è peccato, usate la testa e il cuore per essere cittadini di buon senso.

Credo che l'Amore, in senso generale, sia la soluzione ai problemi di TUTTO. Auspico per tutti, soprattutto per me stesso, di riuscire a rendere questo Natale l'inizio di un miglioramento per noi e per le persone con cui interagiamo.

"In realtà, parlare di amore non significa predicare, per la semplice ragione che significa parlare dell'unico vero bisogno dell'essere umano. Che questo bisogno sia stato oscurato non significa che non esista. Analizzare la natura dell'amore significa scoprire la sua attuale assenza totale e criticare le condizioni sociali che sono la causa di tale assenza. Avere fede nelle possibilità dell'amore come fenomeno sociale, oltre che individuale, è fede razionale che si fonda sull'essenza intima dell'uomo."
Erich Fromm, L'arte di amare

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