Il sesso e l'anima

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L'anima (dal latino anima, connesso col greco ànemos, «soffio», «vento»), in molte religioni, tradizioni spirituali e filosofie, è la parte spirituale ed eterna di un essere vivente, comunemente ritenuta separabile dal corpo, poiché distinta dalla parte fisica.

Svincolandoci da una definizione enciclopedica, vorrei parlarvi dell'anima, di quella parte di noi che troppo spesso viene sottovalutata. In particolare vorrei affrontare l'orientamento sessuale di un essere umano partendo dal concetto di "anima".

L'anima, con una chiave di lettura più laica, si potrebbe assimilare alla psiche umana. Proprio per questo, anche se sembra banale dirlo, si può tranquillamente dire che l'anima non ha organi dato che non è tangibile.

Questa intangibilità quindi ci porta a dire anche che non ha organi sessuali arrivando alla conclusione che l'anima non ha sesso. A questo punto può esserci utile la definizione di sessualità:
La sessualità è un aspetto fondamentale del comportamento dell'essere umano che comprende quegli atti (finalizzati alla riproduzione, alla ricerca del piacere o/o di relazioni sociali) che si sono sviluppati in relazione alle proprietà tipiche dell'apparato riproduttivo. Infatti l'ambito sessuale investe in modo massiccio tutta l'evoluzione e la crescita dell'individuo e coinvolge tutta la sua vita relazionale.
Da questa definizione si intravede solo un collegamento tra sesso ed anima: la ricerca del piacere.

Potremmo dire che l'anima "maschile" è quella che cerca piacere sessuale tramite l'organo sessuale maschile e l'anima "femminile" quella che cerca il piacere sessuale tramite l'organo sessuale femminile indipendentemente dal sesso dei loro partner, ma qui nascono le prime confusioni.

Questa definizione appena data non spiega per i transessuali la voglia di cambiare sesso al proprio corpo con delle operazioni, non spiega quella volontà che impedisce ad alcuni omosessuali di provar piacere con l'organo specifico del proprio sesso e non spiega nemmeno l'ambivalenza delle persone bisex.

Con la definizione etimologica del termine "sesso":
Il termine "sesso" deriva dal latino Sexum cioè diviso o separato, questo a significare, in senso comune, la separazione, la distinzione.
si può dedurre che questo termine è stato dato dagli antichi Romani per creare una distinzione tra l'uomo e la donna, senza tener conto della psiche umana.

Effettivamente l'anima di un uomo che sostiene di "essersi sentito donna" fin da quando era bambino non può di certo definirsi un anima "maschile", per questo motivo tornerei a definire l'anima come un entità asessuata e concentrando l'attenzione sulla "ricerca del piacere".

La ricerca del piacere è quindi il centro della questione. Dall'anima parte la volontà di un individuo e questa può sicuramente essere concentrata sulla ricerca del piacere sessuale. Il fatto che possano esserci dei modi convenzionali per ottenere piacere è irrilevante; l'essere umano che vuole il piacere sessuale come fonte di soddisfazione personale usa i modi che più sono coerenti con il proprio modo di essere. E' così che nascono gli omosessuali, i bisessuali e i transessuali.

Questo modo di "essere", che è proprio peculiare del concetto di anima, dipende da vari fattori: senza dubbio vi sono le vicende familiari e sociali, ma alcuni hanno trovato anche rilevanza nei geni (capita in rari casi infatti che ci siano uomini con cromosomi XX o donne con XY, ma ovviamente sono casi trascurabili).

Al di là dei motivi per cui una persona sia in un certo modo, esiste comunque la componente della volontà, ossia ciò che fa in modo che si ricerchi nel sesso un qualcosa del o per il proprio essere.

Non è strano che un uomo, a cui sono stati sollevati dubbi sulla sessualità, venga voglia di togliersi il dubbio andando al più presto possibile a letto con una donna. E se quest'uomo volesse togliersi i dubbi con un uomo? Se ci va a letto è omosessuale oppure no? Oppure è bisessuale?

Credo che qui si intraveda l'errore di fondo, la causa di tutta questa confusione. Non è pensabile che qualcuno, per capire ciò che è sessualmente, debba fare delle prove con diversi partner di diverso sesso.

E' assodato che la psiche umana ha una parte femminile e una maschile (vedi gli archetipi di Jung), non perché siamo confusi ma proprio perché la società ha deciso che ci sono delle cose prettamente "femminili" e delle cose prettamente "maschili". Ma questo non significa che una ragazza che ama i camion e la boxe debba per forza avere un anima da maschio in un corpo da femmina.

Il sesso non fa parte del nostro essere o della nostra anima ma è un mezzo che può essere usato come più ci aggrada. C'è chi lo vuole usare per ricercare il massimo piacere, c'è chi lo usa per ottenere soldi o posti di lavoro e c'è chi lo usa per dare piacere alla persona che ama.

Un omosessuale o un trans può tranquillamente essere una brava persona come un eterosessuale, anzi molte volte gli etero risultano avere molta meno umanità. Può esser possibile che qualche suo errore possa aver influito sul suo orientamento sessuale "contro natura" (nel senso di non destinato alla riproduzione) ma questo non ha nulla a che fare con la sua anima. Due persone con preferenze sessuali diverse possono avere molti punti in comune nello sport, nell'arte, nei valori, negli affetti, nelle scelte di vita e in tantissime altre cose.

Ad Ottobre del 2009 si parlò molto di trans a causa delle vicende di Piero Marrazzo, l'ex governatore della regione Lazio. In TV ho visto programmi dove si facevano argomentazioni assurde dove molte persone erano in evidente difficoltà approvando azioni discutibili e disapprovando diritti che ogni umano dovrebbe avere nella sfera sessuale.

Addirittura ho sentito definire i trans come la chiave del piacere assoluto, capace di soddisfare sia la parte femminile che quella maschile di un essere umano, come una figura divino-mitologica.

Ammesso che sia vero, dove sta scritto che il vero piacere sia quello sessuale, ossia un piacere derivato da una reazione chimica nel nostro corpo? E soprattutto dove sta scritto che un trans (che si prostituisce) sia una persona da sfruttare per cercare il piacere assoluto?

Penso che si dovrebbe riflettere di più sulle condizioni delle persone diverse evitando di dare giudizi troppo pesanti, nel bene o nel male.

Essere umani è qualcosa che va al di là del corpo materiale, è un qualcosa che ci fa essere diversi dagli animali. La prima capacità peculiare dell'essere umano è quella di poter scegliere di andare contro l'istinto, di fare scelte che vanno oltre l'istinto di sopravvivenza e la superficiale ricerca del piacere.

E' l'uso del sesso ciò che conta e quando si usa per dare amore, si fa l'amore. Solo quando si fa l'amore è possibile l'intrecciarsi di due anime per una condivisione dei sentimenti completa, per una completa fusione delle menti. Questo può essere raggiunto da due persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale, anche se innegabilmente per gli etero possa essere un po' più semplice per evidenti vantaggi sociali e naturali.

Per questo motivo, e mi rivolgo soprattutto agli adolescenti con i normali dubbi della loro età, non affannatevi a ricercare l'essenza di voi stessi nel piacere sessuale.
Chi usa il sesso come obbiettivo è destinato ad una vita priva di senso
Pensatelo sempre come ad un mezzo così che, sia nel bene che nel male, possiate utilizzarlo al meglio per raggiungere i vostri obbiettivi personali, o per le vostre soddisfazioni, qualunque essi siano.

Dovete essere voi ad usare il sesso, non il sesso ad usare voi.

Vi auguro buona giornata.

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