Credo
che sia ormai opinione diffusa che le relazioni veramente serie e
impegnative cominciamo ad averle dopo i venti anni. È di solito dopo
questa età che si mettono le basi per un matrimonio oppure per una
vita da single.
Molte
coppie però non riescono a realizzare un legame solido e
soddisfacente. Accade così che intorno ai 30 anni – che è solo
un età indicativa – ci si ritrova single, e non per scelta.
A
quel punto facciamo dei nuovi tentativi in nuove relazioni, con la
testa condizionata da esperienze negative, traumi non superati e problemi spesso irrisolti.
Oggi vorrei occuparmi proprio di questo tipo di situazione, identificabile nei rapporti in cui ci sono persone che hanno già avuto una o più storie importanti andate male.
L'argomento di oggi
è riferito a chi, dopo i 30 anni o semplicemente dopo aver avuto
altre storie importanti, desideri ancora costruire una relazione
stabile con qualcuno.
Per prima cosa
cerchiamo un po' di identificare chi è il 30enne medio che comincia
una nuova relazione.
Salvo casi particolari,
solitamente le persone che cercano ancora una relazione stabile dopo
i 30 anni, sono di due tipi:
Persone
che escono da un lungo fidanzamento/matrimonio (più di 7-10 anni).
Persone
che hanno avuto tantissime storie superficiali o fidanzamenti brevi
di qualche anno, e non hanno mai voluto una relazione seria.
Indipendentemente dalla
propria esperienza, chi è single a 30 anni ha spesso difficoltà a
costruire una relazione stabile principalmente perché:
si
è stati molto tempo con una stessa persona, investendo un'enormità
di energia e tempo in una relazione che si è rivelata un
fallimento;
si è incapaci di costruire una relazione seria, perché si hanno
avuto troppe relazioni superficiali.
In entrambi i casi non
si è abbastanza capaci di costruire una relazione stabile e
soddisfacente. Posso sostenere questo perché un qualsiasi 30enne che ha desiderio di impegnarsi seriamente con un partner, se in passato avesse avuto stabilità e
soddisfazione, oggi non sarebbe single.
Essere single dopo i 30
anni, nonostante siamo in tempi moderni, non è sempre facile. In questo mondo
che si fa sempre più difficile è importante avere un compagno di
viaggio per dimezzare le difficoltà e per raddoppiare la gioia.
Il problema è che un
30enne single ha avuto alle spalle delle relazioni che in un modo o
nell'altro l'hanno reso insoddisfatto e hanno danneggiato la sua autostima.
Questo potrebbe significare:
sfiducia
nelle relazioni di coppia, o addirittura nell'amore in generale;
traumi non
superati su alcuni atteggiamenti che si sono subiti (eccessiva
gelosia, mania di controllo, scarsa comunicazione, ecc...);
insensibilità
verso problemi di coppia anche
importanti, proprio perché per anni si è stati incapaci di
risolverli, accettarli o semplicemente vederli;
paura che i
problemi del passato si ripresentino con una nuova relazione e che
ancora una volta distruggano tutto di fronte alla nostra impotenza;
disperazione
su alcuni aspetti della vita di coppia. Molte persone che escono da
relazioni fallimentari pensano che molti problemi non abbiano
soluzione;
egoismo,
perché si pensa di aver “stupidamente” dato troppo nelle storie
precedenti e che adesso è ora di “pensare a se stessi”;
inadeguatezza
per i sensi di colpa del passato: spesso si ha paura di commettere
ancora gli stessi errori che hanno distrutto le precedenti storie;
ansia,
causata dalla paura che in futuro soffriremo nuovamente.
Cercate di capire
quindi che non ci troviamo di fronte a degli adolescenti spensierati
alle prime esperienze: spesso un 30enne single è una persona
traumatizzata e sfiduciata nei confronti delle relazioni di coppia.
Per tutti questi
motivi, un 30enne che comincia una nuova relazione ha quindi delle
prove maggiori da superare, perché oltre a costruire una storia deve
ristrutturare se stesso partendo dalle macerie della sua anima.
Spesso il nostro passato invade prepotentemente il presente, facendoci credere che fallimento e sofferenza si ripeteranno appena vedremo qualcosa che ci ricorda la nostra esperienza negativa.
Tutto ciò condizionerà la nostra visione del futuro: appena si presenterà un problema saremo pieni di ansia, perché avremo paura che ancora una volta non riusciremo a trovare una soluzione.
Una relazione costruita su paure e ansie difficilmente vi gratificherà.
Il Passato è passato, la paura è solo frutto della nostra mente, è qualcosa di irreale.
Il futuro ancora deve accadere e noi abbiamo il potere di cambiarlo, seppur in maniera limitata.
Per costruire una relazione solida e soddisfacente, A QUALSIASI ETÀ, bisogna concentrarsi sul presente, ossia su ciò che è REALE.
È inutile fare i veggenti e basarci su ciò che prevediamo in base alla nostra esperienza mischiata ai pregiudizi; basatevi sulle esigenze reali, su quello che che vi sta accadendo ora e non su quello che nella vostra mente pensate che accadrà domani.
Capiterà sicuramente che il nostro partner avrà degli atteggiamenti simili a quelli che ci hanno fatto soffrire in passato: in questo caso non dobbiamo farci prendere dalla paura, ma gonfiamoci di coraggio e di amore per affrontare i nostri fantasmi.
Solo perché in passato un certo atteggiamento ha portato a degli effetti negativi, non vuol dire che oggi, lo stesso atteggiamento, avrà in futuro gli stessi effetti.
Possiamo cambiare la nostra reazione, studiare una nuova soluzione, dialogare di più, comprendere più a fondo le motivazioni del nostro partner ecc...
Cercate di pensare che avete anche tanti facilitazioni rispetto a 5, 10 o 15 anni fa, quando cominciavate le prime relazioni:
- siete più allenati ad essere dei partner;
- siete consapevoli che siete capaci di sacrificarvi per chi amate;
- siete già stati capaci di risolvere dei problemi di coppia;
- siete più sensibili alla sofferenza del partner, proprio perché avete sofferto anche voi.
In più, potete confrontare la vostra esperienza con la mia, leggendo il
manuale di coppia e magari dandomi qualche indicazione in più per migliorare il materiale e fornire consigli utili che aiutino le altre coppie ad essere più felici.
L'amore ha vie infinite
per entrare nella vostra vita, per questo non dovete perdere
speranze. Provate a partire da questi 5 punti:
Dato che le vostre
relazioni passate si sono rivelate un fallimento, sicuramente avete
sbagliato qualcosa. ACCETTATELO.
Quando una
relazione finisce è sempre colpa di entrambi i partner, seppur in
misura diversa.
NON DATE TUTTA LA
COLPA A VOI STESSI.
NON DATE TUTTA LA
COLPA AI VOSTRI EX.
Anche se avete
sbagliato tantissimo, ricordate che siamo esseri umani e per
imparare abbiamo bisogno di fare errori. Inoltre sono certo che non
avete agito con l'obiettivo di fare del male. Per questo motivo
PERDONATEVI e per lo stesso motivo PERDONATE IL VOSTRO EX PARTNER.
Esiste una
soluzione per ogni problema che si è presentato nel passato e non
siete riusciti a risolvere. ABBIATE FIDUCIA IN VOI e
IMPEGNATEVI PER TROVARE NUOVE SOLUZIONI.
Tutto l'amore che
avete regalato in passato è stato un bene sia per voi che per il
vostro partner, anche se è finita male.
CONTINUARE AD AMARE
SENZA LIMITARVI.
IMPEGNATEVI A
MIGLIORARE LA QUALITÀ
DEL VOSTRO AMORE, PIUTTOSTO CHE LA QUANTITÀ.
Se non siete d'accordo
con questi 5 punti, o c'è qualcosa che ho spiegato male, commentante
pure così possiamo confrontarci e magari capirci meglio.
Questo post, così come
tutti gli altri del manuale di coppia, sono in continua evoluzione.
Il vostro contributo è fondamentale affinché questa evoluzione
coincida con un miglioramento dei contenuti.
Alla prossima.
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è dura, è davvero dura "ristrutturare se stesso partendo dalle macerie della sua anima"... ho investito tante energie, sogni, passioni...in 12 anni, buttati.... e adesso a 30 anni sono fuori dal mondo, ho un lavoro ke mi occupa 12 ore al giorno, vita sociale ZERO, amici tutti sposati e fidanzati se non già padri... sto provando ad abituarmi alla solitudine per non dare a mia mamma il dispiacere di un suicidio (che non riesco ad attuare non so x quale motivo)... è troppo dura.
RispondiEliminaCaro anonimo,
Eliminase consideriamo i sacrifici fatti per più di 1/3 della nostra vita, per una relazione che oggi non c'è più, capisco che è dura.
Se poi aggiungi le tue 12 ore di lavoro e la vita sociale deteriorata, allora è veramente dura.
E proprio per questo, visto che è durissima, che non puoi abbatterti.
Se fosse stato facile e non riuscivi a ricostruire la tua vita, allora forse avresti fatto bene ad abbatterti.
Ma visto che è difficile, è normale la situazione in cui ti trovi. Non so quante persone riuscirebbero a rialzarsi.
Cerca di ragionare sulle tue possibilità ed elabora una strategia. C'è gente che è nella tua situazione e non ha nemmeno un lavoro. Tu almeno hai la possibilità economica di farti una vacanza all'anno, e provare qualche iniziativa per single.
Potresti provare un sito di incontri, tipo "meetic". Molti pensano che sia una soluzione da sfigati, ma nel tuo caso sarebbe un grande aiuto visto che ti trovi davvero in una situazione particolarmente difficile.
Non so che tipo di lavoro fai, ma se panifichi bene il tuo tempo libero puoi provare qualche corso serale di qualcosa che ti piace, per riprendere una tua passione, e magari conoscere qualcuno che condivide i tuoi interessi, un nuovo amico o una nuova amica/ragazza.
Non devi abbatterti, non è giusto.
Se sei capace di fare dei sacrifici per la persona che ami, non è giusto lasciare le altre donne alla marea di uomini egoisti che ci sono in giro.
Non devi riprenderti solo per te stesso, fallo anche per la società.
Coraggio.
Sto con un ragazzo di 30 anni che é stato fidanzato per 14 anni (10anni con una e 4 con un'altra). Ha mollato la seconda donna con cui é stato, definendola egli stesso 'la donna della sua vita' in preda ad una crisi esistenziale e non perché non l'amasse più. Pochi mesi dopo incontra me e trascorriamo mesi in cui io lo rincorro e lui mi continua a ripetere di non essere in grado di avere una relazione al momento, io credo si tratti di un periodo fino a quando, stanca della situazione, decido di mollare la presa. Qui lui torna, mi dice che vuole stare con me, che ci metterà il suo impegno e che gli sono mancata troppo per cui anche secondo lui é solo questione di tempo. Sono passati 4 mesi e non é cambiato nulla, se non che la mia pazienza sta giungendo al termine nonostante creda fortemente che lui sia il ragazzo giusto per me e il fatto che lui non vuole lasciarmi e allo stesso tempo é stanco di farmi soffrire in questo modo..
RispondiEliminaCiao Anonima,
Eliminami fa piacere che tu tu sia confidata ma non ho capito cosa vuoi sapere. Spiegati meglio e ti risponderò appena posso.
Saluti
Andrea
Anonimo del 3 marzo.. hai tutta la mia comprensione .. perché io sono messa come te.. zero vita sociale e lavoro opprimente. . Storia ormai alle spalle ma purtroppo scarsa fiducia di potermi innamorare ancora.. in questo mondo.. sebbene credo ke alla fine della fiera sia sempre l' Amore il motore di qualsiasi cosa e incanto. Se vuoi ci sentiamo in privato.. una spalla per amica ; )
RispondiEliminaL'amore per è per i ventenni, dopo i trenta (o poco oltre) ci sono solo frotte di disperati che cercano pateticamente di fuggire dalla propria condizione di solitudine. Se proprio bisogna affondare, come su una sorta Titanic, che lo si faccia almeno con dignità!
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