La disciplina che concretizza la creatività
Da quando gli esseri umani hanno voluto
realizzare le loro idee, sono sempre sorti dei problemi; che si
tratti delle prime necessità, o delle cose più inutili, ogni
concetto realizzabile ha sempre corso il rischio di finire nel
dimenticatoio.
Ogni essere umano nella sua vita può
avere un'idea che può cambiare il mondo, eppure solo rarissime volte
si hanno anche gli strumenti per riuscire a realizzarla.
Chi vuole realizzare una qualsiasi
idea, deve spietatamente scontrarsi con tutti gli ostacoli che gli si
presenteranno; questo perché ogni cambiamento che va contro la
tendenza naturale della vita (positiva o negativa) necessità di
energia, di lavoro.
Questo lavoro che dobbiamo fare, questa
energia che dobbiamo cedere al mondo, è ciò che io chiamo
autodisciplina.
La parola disciplina deriva dal
latino e significa 'educazione' che a sua volta significa
guidare, formare, coltivare, con esercizio o pratica ripetuta. Da
queste definizioni possiamo enunciare che:
L'autodisciplina è l'educazione di se stessi, atta a guidare verso il raggiungimento di un obiettivo o la concretizzazione di un'idea.
Se io fossi un cantante, e avessi in
mente la canzone più bella di tutti i tempi, non potrei mai
diventare famoso se non la scrivo, se non la canto, se non faccio
tour, se non la promuovo; al massimo potrà essere realizzata da
qualcun altro con più voglia di lavorare di me.
Senza autodisciplina difficilmente
riusciamo a realizzare ciò che vogliamo, per questo si può anche
dire che:
L'autodisciplina esercita la forza di volontà.
Tutte le persone VERAMENTE valide che
ho conosciuto nella mia vita, TUTTE, più che un'abilità innata
avevano una spaventosa e costante autodisciplina: non si
spaventavano davanti a nulla, per ogni problema trovavano una
soluzione e, soprattutto, andavano sempre avanti (salvo
episodi eccezionali ovviamente).
Anche per quanto riguarda me stesso,
ora che ci penso, è andata allo stesso modo: le imprese più
grandi della mia vita non sono state le idee più belle che ho
avuto, ma quelle in cui mi sono impegnato con costanza e passione.
E, come ulteriore conferma, i
peggiori fallimenti della mia vita non sono stati quelli relativi
alle mie idee peggiori, ma piuttosto quelli in cui non ho avuto la forza di credere in me stesso, diventando incostante negli impegni.
Quello che desideriamo oggi non è
detto che sarà ciò che desideriamo domani, per questo la
realizzazione di un'idea avuta oggi ha bisogno per forza
dell'autodisciplina per essere concretizzata in un prossimo futuro.
Il 2012 per molti giovani è l'anno
dell'autodisciplina: è questa la lezione più dura da imparare in
questi anni, soprattutto con questa crisi che ci ha catapultato in un
mercato del lavoro totalmente diverso da come ce lo aspettavamo 6-7
anni fa.
Reinventarsi non basta più, è ancora
più importante impegnarsi con costanza per crescere
professionalmente: probabilmente è sempre stato così, ma è
evidente che oggi gli sforzi da fare sono triplicati se non di più.
Ora però parliamo di cose pratiche.
L'autodisciplina è un'autoeducazione,
un processo educativo autoindotto atto ad acquisire dei mezzi che
useremo secondo la nostra volontà.
Ogni strumento che otteniamo, se vogliamo padroneggiarlo nel migliore dei modi, dobbiamo conquistarcelo con il duro lavoro.
Ci sono maestri di arti marziali che
con un pugno spaccano una pietra. Sono persone eccezionali?
Sicuramente, ma non perché sono nate con qualche abilità fuori
dalla norma, ma semplicemente perché da decenni ogni giorno spaccano
pietre 1000-2000 volte.
Spaccare pietre 1000 volte al giorno
non significa semplicemente fare un determinato movimento fisico,
significa cominciare a fare una cosa che ci farà soffrire, significa
imparare a convivere con il dolore, significa temprare la mente.
L'autodisciplina è fiducia in se stessi, coraggio e spirito di sacrificio.
Sviluppate queste tre capacità e
riuscirete ad acquisire l'autodisciplina.
Praticamente, l'autodisciplina rafforza
la nostra volontà, perché ogni giorno facciamo combaciare il
DIRE e il FARE.
Un tipico esercizio per rafforzare la
volontà è proprio prefissarsi degli obiettivi simbolici da
realizzare. Ad esempio:
- non parlare per un'ora;
- non bere caffè per una settimana;
- cantare un piccolo motivetto alle 8.00 del mattino tutti i giorni, per 15 giorni.
Al di là dell'utilità di questi
esercizi, provate ad inventarvene qualcuno e capirete quanto è
difficile trasformare una nostra decisione in un azione costante nel
tempo.
Anche i tipici fioretti di maggio, o
quelli della quaresima, più che un segno di devozione verso una
dottrina hanno un forte impatto positivo sulla forza di volontà dei
fedeli.
Provate a non mangiare carne tutti i
venerdì di quaresima: sicuramente con l'attuale varietà di cibo
nessuno di noi faticherebbe a trovare un'alternativa nel pesce, ma
quanti di noi si sono dimenticati dell'impegno preso e l'hanno mangiata
comunque?
Si dice che se lo fai inconsapevolmente
non è peccato, ma che importanza può avere un peccato simile! Forse
c'è uno scopo più grande che tutti quanti i cristiani dovrebbero
assimilare: aumentare la forza di volontà per resistere alle
tentazioni.
Per allenare la nostra forza di
volontà, propongo quindi di fare dei fioretti laici;
non ne servono tanti, a me ad esempio ne è servito solo uno per
capire la lezione e oggi concentro direttamente i miei sforzi in
un'autodisciplina nel lavoro e nella mia vita sociale.
Personalmente ho ottenuto dei vantaggi:
sono diventato più tenace, lavoro meglio e credo di essere diventato
un amico e un partner migliore. Ovviamente, come tutti, continuo ad
avere i miei alti e bassi ma questo è normale.
Così come è accaduto per me, allo
stesso modo credo che potrete ottenere grossi vantaggi anche voi.
Tutti i grandi di tutti i tempi hanno
avuto una grande autodisciplina, nel bene e nel male, da Gandhi ad
Hitler.
Forse, tra Gandhi ed Hitler ad esempio,
la differenza fu nella loro creatività:
- Gandhi ha trovato un modo geniale per fare la guerra agli inglesi, limitando al massimo le morti;
- Hitler invece poteva trovare sicuramente un modo migliore per risollevare le sorti della Germania, evitando almeno l'olocausto.
Concludo con un ultimo monito: la
disciplina non è abbastanza per fare grandi cose.
La disciplina deve essere un mezzo per concretizzare la nostra creatività
non qualcosa da utilizzare per
sopprimerla. Tenetelo sempre a mente.
Commenti
Posta un commento
Condividi con me le tue impressioni e aiutami a rendere i miei post più semplici da capire.
Per non generare liti con gli altri utenti, cerca di essere gentile ed educato: l'aggressività porta altra aggressività.
Sii corretto: rispetta le opinioni degli altri, cerca di comprendere prima di giudicare.
Sii chiaro: se non ti esprimi bene si possono generare incomprensioni e finiresti per creare un confronto diverso da quello che tu vorresti. Cerca di attenerti all'argomento del post.
Non attaccare, ne difendere, nessuno. Cerca di limitarti solo a dire quello che pensi in modo oggettivo, senza provocazioni, sarcasmo o altri fattori che generino un comportamento aggressivo.
COMPRENSIONE NON È APPROVAZIONE.
Qualunque cosa io o gli altri possano scrivere, anche la cosa più orribile, il cercare di comprenderla non vuol dire affatto che la approvi.
Ricordalo, è un ottimo esercizio anche per la vita di tutti i giorni.