Creatività: la base della rinascita umana
È da quando è iniziato il terzo millennio che è cominciata una crisi senza precedenti per l'intera
umanità.
Alessandro Manzoni, se fosse vivo, mi
direbbe che non potrei fare un'analisi storica obiettiva visto che vivo nel 2012, ma
credo che arrivare al punto in cui TUTTE le risorse del pianeta si
stanno esaurendo sia un record che nessuna civiltà sia riuscita
a realizzare, in tutta la storia.
È come se si stessero estinguendo
le mucche: come potremmo mai mangiare una bistecca di vitello? La
carne di mucca costerebbe migliaia di euro al kg, il suo latte
centinaia: sarebbe un vero e proprio lusso.
A questo punto qualcuno potrebbe dire
che l'umanità dovrebbe per forza rinunciare alla mucca per un
determinato periodo di tempo, ma sbaglierebbe di grosso...
L'uomo a quel punto clonerebbe le
mucche, oppure modificherebbe la carne di topo per farla assomigliare
a quella di mucca, oppure troverebbe altre soluzioni.
Non ti sto facendo questi strani esempi
solo per strapparti un sorriso, ma anche per sottolineare che la
ricchezza nel mondo non è fatta solo di conoscenze, soldi e risorse.
Esiste una forma di
energia inarrestabile, che
nessuno è mai riuscito a fermare: la creatività.
Prima di tutto è
necessario definire come sono legate creatività ed energia.
La parola energia
deriva dal greco, vuol dire forza, efficacia; in fisica l'energia è
la forza che produce uno spostamento verso una direzione.
La parola forza a
sua volta ha un infinità di significati: resistenza, rettitudine,
disciplina, risolutezza, solidità, ecc.
Uno spostamento
invece è un movimento, un'azione.
Una direzione è un
orientamento, una rotta, una via.
Avrete visto che non
esiste qualcosa che possa definire bene la parola energia, sappiamo
solo che è qualcosa di consistente, di positivo, di presente;
non esiste un energia fredda, buia o assente.
Se associamo questo
significato alla creatività, possiamo definire quest'ultima come una
forma di energia mentale atta a creare qualcosa, combinando le conoscenze e i mezzi che si hanno a
disposizione.
Due aziende con gli stessi
dipendenti in termini di qualità e quantità, con le stesse risorse,
a parità di imprevisti e colpi di fortuna, possono essere
completamente diverse se solo uno dei loro dipendenti è più creativo
degli altri: magari ha l'idea del secolo e porta la sua azienda ai
vertici mondiali.
Alcuni studiosi hanno
visto ben prima di me le potenzialità della creatività, dedicandosi
allo studio del pensiero divergente.
Da sempre siamo abituati a
pensare che per ogni problema esiste una soluzione, che di solito si
trova nei libri. Il pensiero
divergente è invece la capacità di trovare tante
soluzioni valide per lo stesso problema, o di trovare tante strade
per applicare una stessa soluzione.
Chi si occupa dello studio
del pensiero divergente, mediante un test specifico, si è accorto
che i bambini di 3-4 anni raggiungono un risultato di 98/100, quasi
il massimo! Poi, successivamente, la creatività diminuisce in modo
irreversibile.
Tra le cause vi è
sicuramente la scuola, che ci insegna che le risposte ai
problemi sono solo quelle degli esperti, e l'esperienza di vita
che ci porta ad avere dei traumi, i quali ci fanno scartare a priori
le soluzioni più rischiose a discapito della nostra creatività.
Fortunatamente
internet, soprattutto con il web 2.0 che ha favorito la
condivisione della libera espressione, sta ridando un po' di fiato
alla nostra fantasia.
Dalla rete sono nate
tantissime novità negli scorsi anni: il primo presidente di colore
degli USA ha vinto la campagna elettorale proprio su internet.
Purtroppo, nonostante
tutto, la nostra classe dirigente, in ogni ambito economico ed
istituzionale, è troppo vecchia ed attaccata alle poltrone per
incentivare la creatività di questi decenni: accade così che la
scuola continua a favorire l'erudizione alla creatività,
sfornando cittadini che sanno ragionare in modo standard, nello
stesso identico modo che oggi ci sta portando alla malora.
A questo punto dovremmo
chiederci come si fa ad essere creativi.
Morihei Ueshiba, colui che
ha inventato l'arte marziale Aikido, diceva riguardo alle relative
tecniche di combattimento:
“In realtà, l'Aikido non ha forme, né schemi prestabiliti.
È come un'onda di energia invisibile. Tuttavia tale fenomeno è troppo difficile da afferrare per gli esseri umani, perciò utilizziamo forme provvisorie per spiegarlo e metterlo in pratica. In effetti, qualunque movimento può diventare una tecnica di Aikido, perciò, in definitiva, non ci sono errori.
Questo è il mio consiglio: apprendete e dimenticate! Apprendete e dimenticate! Fate in modo che la tecnica diventi parte del vostro essere!”
Egli stesso rappresentava
ciò che diceva: ha lasciato testimonianze eccezionali, con tanto di video e testimoni oculari. Era anche un maestro eccellente: quando uno
studente gli chiedeva qualcosa a riguardo delle sue tecniche lui
diceva:
“Non potete imitare ciò che io faccio. Ogni tecnica è unica, è un'esperienza che avviene una volta sola. Le mie tecniche emergono liberamente, sgorgando come gettiti da una fontana. Invece di cercare di copiare ciò che faccio, ascoltate ciò che dico. È li che risiede l'essenza delle tecniche. Un giorno capirete.”
Per quanto mi riguarda,
questo è uno dei migliori punti di vista sulla creatività. Morihei
Ueshiba sosteneva fermamente che la migliore tecnica è quella che
può contare su un infinità di soluzioni, dato che possiamo
essere colpiti da un infinità di problemi.
Il segreto per essere
creativi, secondo il maestro Ueshiba, è “Apprendere e
dimenticare”, usare ogni volta una soluzione diversa per ogni
specifico problema.
Questo concetto vale
per TUTTI I CAMPI, senza nessuna esclusione.
Un atteggiamento simile
può portare una scarica di energia considerevole nella nostra vita,
e posso testimoniarlo personalmente.
Una volta credevo che per
risolvere un problema bisognasse cercare direttamente la migliore
delle soluzioni, che avrei trovato consultando un libro o una persona
esperta dell'argomento.
Il mio ragionamento poteva
andare bene fino ad un certo punto, per soluzioni generali o
metodologie di problem solving ben collaudate. Ma, nel concreto, ogni
soluzione è specifica per ogni problema specifico, e possiamo
trovarla solo nel momento in cui stiamo risolvendo qualcosa, dentro
di noi e nel presente.
Per questo è comunque
necessario imparare il più possibile, non per copiare le
soluzioni usate da altri, per per trovare le ispirazioni utili per
nuove ed infinite soluzioni.
Nel momento in cui
uccidiamo la creatività con ciò che “gli esperti” dicono che
siano le soluzioni ai nostri problemi, probabilmente uccidiamo la
nostra umanità.
È importante che oggi
si tenga conto delle grandissime scoperte del passato, ma non
dobbiamo assolutamente cullarci sul benessere creato da altri,
altrimenti la nostra civiltà morirà!
Già in un mio post
precedente, la disciplina e la fantasia,
proposi questo pezzo:
"La maledizione dell'uomo, e la ragione per cui una civiltà dopo l'altra decade ed imputridisce, è questa: lasciare che l'immaginazione ristagni e si congeli.
L'uomo lascia che la corrente, una volta congelata, si arresti. L'arte torna a ridargli la sua fluidità.
Un libro non è buono perché piace al pubblico o lo istruisce o gli impone un'opinione, o perché porta alla riforma di un male morale o sociale. E nemmeno è buono, perché il lettore vi trova dentro il quadro già bell' e fatto: questa sarebbe opera di un fotografo, e non di un artista. E' buono, perché ridona all'uomo la facoltà di immaginare. E' lo sgelo del fiume, il quale dopo di ciò seguirà il proprio corso, divino o diabolico..."
Spero che la marea di
citazioni con cui vi ho inondato oggi siano servite a farvi
comprendere l'importanza della creatività. Ora che le risorse
materiali del pianeta si stanno esaurendo, la creatività può essere
una risorsa alternativa importantissima, soprattutto perché è
illimitata.
Apprendete e Dimenticate!
Apprendete e Dimenticate!
Commenti
Posta un commento
Condividi con me le tue impressioni e aiutami a rendere i miei post più semplici da capire.
Per non generare liti con gli altri utenti, cerca di essere gentile ed educato: l'aggressività porta altra aggressività.
Sii corretto: rispetta le opinioni degli altri, cerca di comprendere prima di giudicare.
Sii chiaro: se non ti esprimi bene si possono generare incomprensioni e finiresti per creare un confronto diverso da quello che tu vorresti. Cerca di attenerti all'argomento del post.
Non attaccare, ne difendere, nessuno. Cerca di limitarti solo a dire quello che pensi in modo oggettivo, senza provocazioni, sarcasmo o altri fattori che generino un comportamento aggressivo.
COMPRENSIONE NON È APPROVAZIONE.
Qualunque cosa io o gli altri possano scrivere, anche la cosa più orribile, il cercare di comprenderla non vuol dire affatto che la approvi.
Ricordalo, è un ottimo esercizio anche per la vita di tutti i giorni.