La giustizia dell'uomo, giustizia del vincente

  Versione 2.0   ?


Quante volte noi ci siamo eretti a paladini della giustizia? Spesso, pensando di essere nel giusto, finiamo per fare delle ingiustizie orribili proprio alle persone che amiamo.

Questa purtroppo è una peculiarità dell'essere umano, più precisamente della giustizia umana che, come avrete capito, è tutt'altro che perfetta.

La Giustizia è anche una delle virtù cardinali del Cristianesimo, la religione che più ha influenzato la storia dell'umanità. Per questo motivo ho pensato che avrei potuto usare la definizione della catechesi cattolica come punto di partenza, per poi affrontare questa tematica in modo laico.

Secondo la definizione del Catechismo della Chiesa Cattolica:
La Giustizia è quella virtù morale che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio ciò che è dovuto. La Giustizia verso gli uomini dispone a rispettare i diritti di ciascuno e a stabilire nelle relazioni umane l'armonia che promuove l'equità nei confronti delle persone e del bene comune. L'uomo giusto si distingue per l'abituale dirittura dai propri pensieri e per la rettitudine della propria coscienza verso gli altri .
E la giustizia dell'uomo?


Per capire la giustizia dell'uomo bisogna partire dalla definizione, sopra menzionata, di Giustizia.
La giustizia divina è quella che viene fuori da un amore che obbedisce solo alla legge di Dio. Se si sostituisce alla parola DIO quella di UOMO si arriva ad una buona definizione:
La giustizia umana è quella che obbedisce alla legge dell'uomo, che dipende dall'ambiente sociale, culturale, religioso e ogni altro fattore che lo influenza. 
Ma ad esempio, in Italia come si fa a sapere se una legge è giusta o no? Lo decide la corte costituzionale; tecnicamente si dice che decide la costituzionalità di una legge.

Possiamo quindi specificare meglio la definizione di giustizia in Italia: dato che la giustizia è quella che fa rispettare le leggi e le leggi italiane obbediscono alla COSTITUZIONE::
La giustizia italiana è quella che obbedisce alla Costituzione.
La prossima logica domanda è: chi ha fatto la Costituzione?


La Costituzione è stata fatta da quella parte politica che si è dimostrata “vincente” dopo la caduta del fascismo e ha studiato e partorito delle leggi in base alla sua concezione di giustizia. Ma questa giustizia, essendo fatta dagli uomini, è purtroppo sottomessa all'errore umano.

Tutti sappiamo che in natura tra gli  animali vige la legge del più forte e, dato che l'uomo è pur sempre un animale, questo aspetto influenza anche la giustizia. I più forti, i vincenti, decidono il buono e il cattivo, il giusto e lo sbagliato.

Quotidianamente, in tutto il mondo, avvengono delle guerre di potere e ogni volta che ci sono dei vincitori la giustizia ha dei cambiamenti. L'ultimo ventennio ad esempio è stato micidiale per l'Italia: tante cose che negli anni '80 non erano di buon costume oggi sono tollerate o addirittura diventate normali, in ogni ambito.

Nonostante tutto, ritengo che noi italiani siamo stati fortunati. Nel 1948 l'Italia aveva nel cuore la grande guerra, la morte e la sofferenza, le discriminazioni razziali e a mio parere nessuna Italia poteva essere più saggia di quella. Tutti sappiamo bene che solo chi soffre conosce i valori importanti della vita, solo un orfano può conoscere l'importanza di avere una famiglia.

Ma cosa accadrebbe se domani, per assurdo, dovessimo scrivere una nuova costituzione? Meglio non pensarci.

Possiamo quindi giungere a questa conclusione:
I vincitori creano la loro giustizia e chi è sottomesso è soggetto all'errore dei vincenti.
Che non è per forza un male ma, anzi, può essere sfruttato per diventare consapevoli del fatto che, per migliorare la nostra giustizia, dobbiamo fare in modo che vincano le persone meritevoli.

La giustizia è l'ampiezza dell'amore verso la collettività: più persone ami e più sei imparziale, meno persone ami e più sei costretto a fare della parzialità.

Quindi, se dobbiamo scegliere un'identità politica che possa migliorare la giustizia in italiana, scegliamone una che abbia a cuore il maggior numero di ceti sociali, di etnie, di culture, ecc.

Una persona di questo tipo non ci metterà al riparo dai suoi errori ma, avendo un genuino interesse per il bene della collettività, rimedierà il prima possibile basandosi sulle esigenze della nazione.

Sarebbe una scelta vincente nell'interesse di tutti, anche per le generazioni a venire.


Commenti

  1. "Ma questa giustizia, essendo fatta dagli uomini, è purtroppo sottomessa all'errore umano." [Cit.]

    Infatti, tempo fa, il nostro carissimo Cavaliere se nè uscito con la sparata di voler rinnovare la costituzione xD

    "Allora non esisteva la TV di oggi, ogni Italiano era psicologicamente più indipendente di oggi e meno legato agli schemi ben strutturati da una logica di mercato che fa dell'apparenza la sua fonte primaria di sostegno e che sfrutta il troppo agio a cui noi siamo abituati." [Cit.]

    Ed è vero anche questo! Il brutto è che con la diffusione delle notizie tramite televisione, la realtà che ci appare verrà sempre mediata e a noi non arriverà altro che un racconto piacevole. Ma la vera realtà purtroppo non è quella che ci dicono i telegiornali di oggi. Siamo come tante marionette, a pensarci bene. A questo proposito, vorrei fare un riferimento al mito della caverna. Cercando sul Web, ho trovato una pagina interessante riguardo questo scritto dal Liceo Tecnologico "Luciano Dal Cero".

    "Il “mito della caverna”, che costituisce uno dei punti chiave del pensiero di Platone (428-348 A.C.), descrive degli uomini incatenati in una caverna sotterranea costretti a guardare solo davanti a sé.Sul fondo della caverna si riflettono immagini di statuette, che sporgono al di sopra di un muricciolo alle spalle dei prigionieri e raffigurano tutti i generi di cose. Dietro si muovono, senza essere visti, i portatori delle statuette e più in là brilla un fuoco che rende possibile il proiettarsi delle immagini sul fondo. I prigionieri scambiano le ombre per la sola realtà esistente; ma se uno di essi riuscisse a liberarsi dalle catene, voltandosi si accorgerebbe delle statuette e capirebbe che esse, e non le ombre, sono la realtà."

    A pensarci bene, è la stessa cosa. Se la loro realtà erano le ombre proiettate sulmuro, lanostra sono le immagini proiettate nelle nostre case.

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  2. Bella sta storia della "Caverna di Platone", il liceo mi sarebbe tanto servito XD

    Cmq quello che volevo far evidenziare con il post, al di là di Berlusconi, è che nel corso dei millenni il concetto di giustizia è stato sempre imposto dai popoli conquistatori.
    Ad esempio, se B. vince questa battaglia e riesce a rimanere al governo è probabile che disegni la giustizia a suo piacimento.

    Per fortuna che Fini si è staccato, altrimenti ci sarebbe andato molto vicino.

    Grazie per il commento.

    RispondiElimina

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