Obiettivi comuni per una coppia che funziona

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Quando una coppia funziona, quasi come logica conseguenza, si pone degli obiettivi comuni, grandi o piccoli che siano.

Oppure, se proprio vogliamo dirla in modo diverso, i partner che scelgono degli obiettivi comuni sono destinati a diventare una coppia che funziona. 

Non so quale delle due affermazioni precedenti sia la più vera ma, spero, siamo tutti d'accordo nel dire che una coppia deve avere degli obiettivi comuni se vuole avere un futuro

Tante volte infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, due partner interrompono la relazione proprio perché ognuno vuole realizzare degli obiettivi diversi e incompatibili tra di loro. Se io volessi usare la mia vita per viaggiare e la mia ragazza volesse una famiglia e una stabilità, se ognuno volesse realizzare il proprio obiettivo, prima o poi dovremmo lasciarci o entrare in forte conflitto.

Oppure, se fossi un adolescente, se io volessi stare con una ragazza disinibita per fare le mie prime esperienze e la mia ragazza fosse timida e bigotta, non so quanto tempo durerei con lei. 

Credo che capiate quindi quanto sia importante condividere gli stessi obiettivi o, se diversi, almeno compatibili o complementari tra loro. 

Alla fine un obiettivo, un sogno, un desiderio, o chiamatelo come volete, non è altro che ciò che noi riteniamo necessario affinché possiamo essere felici.
Noi cerchiamo la felicità, senza ombra di dubbio
Anche una persona che vuole morire, o soffrire, sicuramente lo desidera perché pensa che sia un qualcosa che potrà migliorare ciò che ritiene importante. Se questa strategia funziona per la sofferenza, figuriamoci se non va bene per le cose veramente belle. 

Ci poniamo quindi obiettivi che possano renderci felici con la soddisfazione per noi stessi, con la sicurezza di saper affrontare gli imprevisti, con sensazioni che pensiamo che ci faranno stare bene. 

Solitamente i nostri sogni dipendono dal nostro vissuto: desideriamo ciò che nella nostra esperienza c'è, o ci sarebbe, servito a stare bene. Logicamente, quello che pensiamo ci possa servire a stare bene dipende dal tipo di sofferenze che abbiamo vissuto, da quelle che abbiamo superato e da quelle che ancora temiamo di affrontare. 

Quando invece non abbiamo le idee precise, solitamente ci limitiamo a desiderare lo stereotipo di felicità deciso dalla società: famiglia con figli, bella casa, agio economico, ecc. È inutile dirvi che la felicità non deve essere per forza questo

Quando due persone si incontrano, decidono di stare insieme proprio perché credono che ognuno possa aiutare l'altro a raggiungere una parte del proprio progetto di vita: avere accanto un compagno di viaggio, amare ed essere amati, ecc...

Una volta realizzata questa prima parte dell'obiettivo, si continua a usare le proprie energie per trasformare la propria vita in quello che più assomiglia a ciò che pensiamo ci renderà felici. 

Ed è qui che casca l'asino...

Se in questa fase pecchiamo di egoismo, se non teniamo conto anche del nostro partner, proprio il nostro sogno di essere felici può diventare fonte di infelicità, per noi stessi e per la persona che amiamo. 

Sinceramente non credo che ci siano obiettivi o sogni migliori di altri. Però, è importantissimo avere un progetto comune, anche il più stupido del mondo.

Due partner che vogliono a tutti i costi scalare l'Everest sono sicuramente una coppia più vera di tante formate da partner con obiettivi molto più semplici da raggiungere, ma diversi o incompatibili. 

Se un partner vuole formare una famiglia felice: lavora, sceglie i posti dove vivere, si auto-disciplina per migliorarsi come persona, solo per realizzare questo obiettivo. 

Il fatto che l'altro partner abbia lo stesso obiettivo gli dà la consapevolezza che, realizzando il proprio sogno, lavora anche per realizzare ciò che vuole la persona amata. E la persona amata, allo stesso tempo può lavorare per realizzare il suo sogno sapendo che anche il partner fa lo stesso. 

Non bisogna affatto sottovalutare questo aspetto perché è proprio in questi casi che i due “Io” dei partner si fondono in un solo “Noi”, diventando una squadra, dove ognuno è pilastro dell'altro. 

Essere una coppia vuol dire essere compagni di uno stesso viaggio, che quindi avrà le stesse fermate e la stessa meta.

Ovviamente questo non vuol dire che per forza bisogna vivere insieme e fare le stesse cose: il viaggio è spirituale, le anime si impegnano a modo proprio per raggiungere la stessa meta. Alla fine, anche in un viaggio reale, due persone lo vivranno nel modo più consono alla propria personalità.

Se non si hanno obiettivi almeno compatibili, non ha senso stare insieme. In questo caso, ricordatevi che ci si può amare anche senza essere fidanzati o sposati, ed andare ognuno per la sua strada.

Buona fortuna.

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