L'Uno e il Tutto

  Versione 2.1  ?

Da più di 2500 anni l'uomo ha sempre cercato una correlazione tra tutte le cose.

Una volta lessi in un manga una frase che mi colpi molto:

«Uno è tutto, Tutto è uno»

e dato che i fumetti giapponesi hanno spesso una solida base nelle filosofie orientali, sono andato a fare delle ricerche in rete.

Con sorpresa ho scoperto che questo dilemma filosofico è stato oggetto di attenzioni dal 500 a.C. con Pitagora fino al 1800 d.C. con Hegel.

Perché l'Uno è il Tutto dovrebbero essere legati?
Facendo un semplice ragionamento sotto un puro aspetto materialista, l'uomo ha fatto enormi passi avanti.

Tutti sappiamo che ogni cosa è composta da atomi, ogni atomo è composto da protoni, elettroni e neutroni; lo stesso protone presente in un atomo di idrogeno sarà identico a quello presente in un atomo di piombo.
Se poi aggiungiamo la teoria della relatività, che collega la materia all'energia, il cerchio si chiude:
Ogni cosa è Energia
Le energie delle unità, dal pigolio di un pulcino al collasso di una stella, possono tutte essere sommate per ottenere l'energia dell'universo: il Tutto che a questo punto diventa l'Uno.

Anche se si è chiarita la parte materialista, non possiamo di certo fermarci qui: l'anima, la mente, i sentimenti, la volontà e tanti altri concetti astratti non misurabili devono per forza entrare nel ragionamento per poter aumentare la nostra comprensione.

Mi piacerebbe partire da concetto di Dio, visto da ogni tipo di cultura. Dio è l'Amore universale, il Bene comune, il sole che ti da la luce, l'energia che fa muovere l'umanità intera verso una crescita positiva. Prendiamo per buona l'equazione:

ENERGIA = Amore, bene, luce, calore, conoscenza e altre cose positive.

Chi fa scorrere l'amore attraverso la propria anima, lo trasmette inesorabilmente agli altri, una parte di loro lo trasmetterà ad altri individui ancora, attraverso altre azioni, altri pensieri. È come se trasmettesse energia.

Da questo possiamo evincere che tutti siamo collegati con tutto: ad esempio anche una guerra in una zona remota dell'Africa è collegata a tutto il mondo, producendo effetti economici, sociali, politici, ambientali; anche l'orrore di un pedofilo, il coraggio di un eroe, l'amore di una madre e l'egoismo dei politici può influenzare ogni cosa in misura diversa, con tempi e modi diversi.

Il concetto di Uno fu la base delle religioni monoteiste e questo vale anche per la religione cristiana. Infatti Dio è uno, esisteva, esiste e sempre esisterà. Dio è ovunque, Dio è infinito, Dio è in ognuno di noi, ecc... La quasi totalità della dottrina cristiana è appoggiata su questo pilastro filosofico e si trovano decine e decine di analogie di questo tipo.

L'Uno è quindi assimilabile a un Dio di tutti, alla Verità, alla Vita, all'energia universale che spinge l'umanità verso la "Retta Via".

Da questa conclusione, possiamo riflettere su questioni molto importanti:
  • Il nostro bene individuale non è per forza il bene del Tutto. Il bene universale è qualcosa che va al di là dell'egoismo di una singola persona, famiglia, nazione o addirittura pianeta nel caso esistessero altre civiltà nell'universo.
  • Quindi, se l'Uno è tutto e il Tutto è uno, è inutile puntare ad un bene egoistico che globalmente danneggia il bene collettivo. Un organismo funziona a dovere solo se tutte le sue parti fanno ciò che serve per farlo stare bene globalmente: riusciremmo a vivere se i nostri anticorpi proteggessero solo alcuni organi anziché altri?
  • Se esiste l'Uno, deve per forza esistere anche il nulla. Immagino che possa essere complicato da comprendere, ma il bene deve avere la possibilità di non esistere per poter manifestarsi.
    L'assenza del bene è il male, l'assenza di luce è il buio, l'assenza di calore è il freddo, l'assenza di ricchezza è la povertà, ecc. Se esistesse solo il bene non ci accorgeremmo nemmeno della sua presenza proprio perché non si potrebbero fare confronti.
  • L'Uno si rigenera dal caos. Il caos è la libertà degli eventi, un concetto di entropia esteso, l'origine della stessa vita nell'universo. Il bene quindi non può essere qualcosa indottrinato rigidamente dall'uomo, altrimenti non si rinnoverebbe. Il bene statico ed imposto è inevitabilmente destinato a diventare male. Il male a sua volta, se deve diventare bene, necessita di un cambiamento.

  • Per questo motivo il caos genera il Tutto, partendo dall'Uno. Si dice che il bene abbia vie infinite, proprio perché in questo modo l'Uno può essere presente in tutto e Tutto può avere una parte dell'Uno. L'amore che siamo capaci di dare è dinamico ed adattabile ad ogni situazione. Anche l'energia del sole si degrada in altre forme di energia, generando così la vita: se i raggi del sole non si potessero trasformare in calore o in energia chimica, oggi la terra non avrebbe specie viventi.
  • L'Uno è quella verità che non potrà mai esser scoperta, proprio perché è presente in tutto, anche dentro di noi. Ma mano che si capisce questa verità, straordinariamente, comincia a diminuire la differenza tra scienza e spiritualità, anima e corpo, l'uomo e l'umanità, vento e nuvole. Queste differenze diminuiscono sempre più, ma non saranno mai colmate completamente a causa della nostra capacità intellettiva limitata e dell'immensità dell'universo. Ecco perché l'esistenza dell'Uno, come anche la sua non esistenza, non sarà mai dimostrabile.
Sono certo che tante altre persone come me, ancor prima di leggere queste cose, credono che tutti siamo legati in un certo modo. È una verità scritta nel nostro DNA, eppure si fa di tutto per non vederla.
A proposito di ciò, vorrei farvi leggere il pezzo di un discorso fatto da Jiddu Krishnamurti, un filosofo indiano:
« Ricorderete la storia del diavolo e un suo amico che, camminando, vedono un uomo chinarsi, raccogliere qualcosa da terra e metterselo in tasca.
L’amico chiese al diavolo: "Che cosa ha raccolto?".
"Un pezzo di Verità", rispose il diavolo.
"Un brutto affare per te", disse l’amico.
"Per niente!", rispose il diavolo. "Aspetterò che la organizzi!" »
Questa storia spiega la tendenza millenaria dell'uomo a distorcere la verità, a personalizzarla in base alle sue necessità. Tutte le religioni fanno parte di questa "manipolazione" della Verità. Sicuramente ci sono religioni più positive di altre, ma tutte hanno una parte di menzogna dentro di loro.
Una Verità rimane tale da qualsiasi posizione la si guardi, in qualsiasi luogo e in ogni tempo
Il concetto dell'UNO è molto importante, indipendentemente se lo si chiami dio, energia, natura, umanità, amore, ecc.; è il bene ed è la verità che porta alla vita del TUTTO.

La consapevolezza della frase "Uno è tutto, Tutto è uno" ti dà una visione d'insieme incredibile, cominci a connettere qualsiasi cosa, dalla chimica alla filosofia, dallo sport alla politica. 

Provate a pensare a tutta l'energia dell'universo, da quella di un atomo a quella di una galassia, condensata in un unica entità. Questo è l'Uno che è in Tutto, non solo in un tempio, non solo in un libro, non in un rappresentante di una religione. 

Possiamo mettere noi stessi al centro dell'universo, ma noi non siamo il centro l'universo.
Possiamo mettere la nostra famiglia prima della nostra nazione, ma noi non siamo indipendenti dai nostri connazionali.
Possiamo mettere l'Europa sopra l'Africa, ma l'Europa non riesce a vivere senza sfruttarla.
Settiamola di mentire a noi stessi...
Mettere il Tutto al primo posto è la scelta del Bene, perché il Tutto è la cosa più importante, perché non esiste nient'altro, perché Tutto è l'unica cosa che c'è, è l'Uno.

Quando capiremo profondamente che se sta bene tutto il resto, automaticamente stiamo bene anche noi, saremo molto vicini alla Verità. Molti di noi possono solo sentire che questa è la via giusta, ma per capirla pienamente ne abbiamo di strada da fare.

Spero di avervi aperto un po' la mente con questo vecchio punto di vista che oggi ho provato a spiegare a modo mio.

Ci tenevo a farvi prendere in considerazione che molte delle cose che sappiamo potrebbero non essere come noi ce le aspettiamo. Questo consiglio non vale solo per i credenti, ma anche per gli atei che troppo spesso poggiano le loro "non credenze" sulla totale assurdità delle rappresentazioni religiose create da uomini, i quali probabilmente volevano solo acquisire potere e manipolare popoli, oppure semplificare alcuni concetti per renderli più comprensibili.

Come al solito, se avete qualcosa da dire, lasciatemi un vostro commento. 

Per saperne di più:
  • Uno, Wikipedia

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