Le scoperte che squarciano l'illusione

La Calabria è una terra molto antica se si pensa che vi sono prove della presenza umana fin dal Paleolitico.

Successivamente la vicinanza della Grecia fu fondamentale: durante l'VIII secolo sorse la fiorente Magna Grecia che fu senza dubbio il punto di partenza dell'incredibile storia culturale della penisola Italiana.

La Calabria non è solo Italia, è anche un tassello importante della storia del Mediterraneo; non tutti sanno che, nelle storiche guerre Puniche, i popoli della Calabria si schierarono con i cartaginesi.

Dopo questo avvenimento, come molti già avranno intuito dai ricordi scolastici, la Calabria resto emarginata dalla storia più importante dell'umanità.


Dopo la fine dell'era gloriosa di Roma, come per tutte le terre del mondo, ci sono stati tanti alti e bassi di cui non è necessario parlare dato che questo post non è un riassunto di storia.

E' utile fare un salto a questi ultimi 50 anni: dagli anni della prima Repubblica Italiana cominciò un grosso flusso di emigrazione verso nord.

Numerosi sono stati gli interventi a sostegno delle questioni socio-economiche calabresi, interventi che purtroppo a mio parere sono stati fatti molto male anche se regolarmente attuati durante gli anni.

E' superfluo ora parlare della 'Ndrangheta che divora buona parte delle risorse economiche o di tutti i servizi mancanti proprio a causa di questa scarsità di risorse.

E' banale dire che la Calabria è ai margini dello sviluppo in Italia, abbandonata più delle altre regioni Sud alla sua malattia sociale, economica, culturale e tutto ciò che completa questo quadro disastroso.

Purtroppo, proprio come la storia insegna, tutti i popoli che hanno cancri sociali finiscono per autodistruggersi.

Credo che tutti ricordano il ritrovamento di una nave di rifiuti radioattivi, segnalata da un pentito, affondata nel Mar Tirreno, nelle vicinanze di Cetraro, nell'alto tirreno cosentino. Tutto sommato mi aspettavo che l'industriosa 'Ndrangheta non avrebbe sottovalutato il traffico dei rifiuti radioattivi, cosi costosi da essere smaltiti.

Mai però mi sarei aspettato che l'ignoranza di queste persone potesse giungere a tal punto: arrivare ad inquinare gravemente il proprio mare per avere in cambio solo centinaia di migliaia di euro.

I rifiuti radioattivi non solo contaminano l'acqua del mare con cui vanno a contatto, ma anche i pesci in cui ci nuotano. Inevitabilmente questa acqua viene a contaminare anche le terre con cui viene a contatto.

Io non credo che i "bravi" mafiosi della mia regione, insieme alle loro famiglie, abitino tutti fuori dalla Calabria.
In ogni caso, come già ho detto, mi aspettavo che prima o poi avrei sentito una notizia del genere. L'altro giorno su Repubblica lessi un articolo dove era disponibile un link della mappa con tutti i relitti radioattivi certi e sospetti nel meridione.
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E' li che l'illusione che la mia terra, tra tutti i difetti che ha, fosse almeno al sicuro dall'inquinamento ambientale si è squarciata. Attraverso lo squarcio una realtà che emersa fa davvero male al cuore, almeno per quello delle persone che amano la loro terra.

Purtroppo non ho la fonte a disposizione, ma lessi anni fa che nel comune di Amantea il tasso di tumori alla pleura era superiore a quello dell'intera Calabria. Dopo aver visto la mappa direi che non mi meraviglia più questa notizia.

Fa male pensare che la mia famiglia, mangia, beve, si lava con risorse naturali contaminate da rifiuti radioattivi.
E' vero che la contaminazione è molto diluita, quindi non avrà effetti potenti ma in ogni caso, inevitabilmente, contribuirà ad alzare la percentuale di tumori al sud per tutte le fasce di età, il tasso di nascite con difetti di malformazione, le spese sanitarie per le nostre famiglie e la loro sofferenza per le persone care che verranno a mancare.

Il mare della calabria è particolare, ha fondali profondissimi che possono arrivare anche a 1000 metri. Non ci sono ne fondi ne mezzi che possano affrontare un recupero di relitti a queste profondità. Questa situazione di impotenza purtroppo è derivata da noi calabresi, dalla nostra mentalità. Ogni volta che chiudiamo gli occhi quando succedono cose brutte dove viviamo, tutte le conseguenze le paghiamo noi.


Troppa gente si illude che per vivere bene basti solo farsi i fatti propri, che se si ci impiccia di questioni troppo grosse si finisce sotto terra. Ma non c'è bisogno però di fare gli eroi per salvarci, esporre la propria famiglia e chi vogliamo bene per denunciare la mafia non è una cosa giusta perché questo è un ruolo che dovrebbe avere lo stato.

Invece informarsi su ciò che succede non costa nulla, evitare di votare le persone disoneste indipendentemente dal colore politico è facile. Educare i nostri figli all'onestà, al rispetto, al non arrendersi mai quando un potente ha la meglio, all'amore per la propria terra non è chiedere la luna.

Queste piccole cose, fatte da un intero popolo, possono fare la differenza, possono fare quello che da anni sta tentando di fare lo stato (in parte colluso con la mafia) con miliardi senza spendere un euro. Penso sia banale dire che è impossibile che un popolo possa cominciare nello stesso periodo a comportarsi in un certo modo, c'è per forza bisogno che qualcuno cominci.

Per te che stai leggendo, se sei del Sud Italia o di una qualsiasi zona in cui mafia o politiche scorrette stanno devastando il tuo territorio, comincia adesso:
  • Informati
  • Diffondi, nel modo più efficace possibile, ciò che pensi sia vero.
  • Aiuta, per quello che ti senti, tutti coloro che pensi possano dare vantaggi a dei territori o categorie di persone, indipendentemente se tu ne fai parte.
  • Opponiti, sempre per quello che ti senti di fare, ad ogni cosa pensi che possa danneggiare quello che ti circonda, indipendentemente se verrai coinvolto.
  • Non arrenderti mai
E' ovvio che incontrerai delle persone con idee opposte ma in quel caso, limitati a comprenderle. La comprensione delle altre idee ci fanno fare confronti, se si è onesti con se stessi ci aiutano a capire quanto le nostre idee possono essere realmente un vantaggio per tutti.

Oltretutto comprendere un idea non significa condividerla, ascoltare chi è contro di noi non è tradire i proprio principi.

Non penso che sia riuscito a dire tutto, però per oggi è abbastanza. Se pensi che parte di ciò che ho scritto possa essere giusto e/o attuabile, anche in minima parte, agisci di conseguenza. Non lo dico solo per te ma per tutti noi, augurandomi che con la comprensione reciproca tra le persone si possa trovare il prima possibile la via per il bene comune.

Alla prossima.

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