Matrimonio: falsa istituzione o pilastro della società?
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Alcuni potrebbero vederlo come atto di coraggio, probabilmente è così, ma non bisogna scordarsi il vero motivo per cui il matrimonio è stato ideato: quello di ufficializzare di fronte ad un'autorità (civile, religiosa, ecc.) un'unione.
Per quanto riguarda gli omosessuali, dando per scontata l'inutilità del rito religioso, sarebbe giusto che potessero ottenere i vantaggi delle coppie sposate etero. Non voglio entrare nel merito dell'omosessualità in sé ma credo che se due persone vivono insieme per tutta la vita, anche come semplici amici senza legami sessuali, debbano avere gli stessi diritti di una coppia sposata.
"Vuoi tu ........... prendere come tua legittima sposa la qui presente ..........., per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?"
Il matrimonio è la legittimazione, giurica e/o religiosa, del legame tra due persone per motivi sentimentali, economici o puramente sessuali.
Mai come oggi però questa usanza è in seria crisi; forse perché troppo esaltata dai media con messaggi falsi e illusori, forse perché stiamo perdendo i punti di riferimento dei valori di una volta, fatto sta che oggi la gente, nonostante tutto, continua ad unirsi tramite matrimonio.
Ma di questi tempi è conveniente sposarsi?
Sinceramente, nella mia relazione, il matrimonio non l'ho mai visto come un obiettivo necessario affinché si potesse coronare "il mio sogno d'amore". Più che altro lo vedo sotto tre aspetti:
- Economico, perché con il matrimonio civile per lo stato diventi una famiglia e hai diritto a delle agevolazioni fiscali.
- Sociale, perché la mia ipotetica famiglia godrebbe dei vantaggi della legge italiana.
- Religiosa, per legittimare la mia unione di fronte alla Chiesa Cattolica di cui, pur non condividendone a pieno il pensiero, ne faccio comunque parte.
Personalmente, non vedo altri motivi. Di sicuro il matrimonio non è qualcosa che dà più sicurezza ma anzi, è un impegno ancora più difficile e rischioso. Non è una prova d'amore proprio perché legittima qualcosa che dovrebbe già esserci.
Alcuni potrebbero vederlo come atto di coraggio, probabilmente è così, ma non bisogna scordarsi il vero motivo per cui il matrimonio è stato ideato: quello di ufficializzare di fronte ad un'autorità (civile, religiosa, ecc.) un'unione.
Io non sono ancora sposato, molti potranno dirmi che essendo giovane non posso capire molte cose, quindi anziché darvi dei consigli su cosa fare vi dirò cosa farei per me stesso.
Prima di tutto penserei a concentrarmi sull'obiettivo del matrimonio. Avere l'obiettivo in testa, qualsiasi esso sia, è molto importante: che sia per interesse economico o per amore bisogna ricordarsi che è un impegno serio e pieno di ostacoli.
Una persona che si sposa per soldi non può lamentarsi di non avere l'amore ma dovrebbe fare di tutto per ottenere il patrimonio. Allo stesso modo, chi si sposa per amore, dovrebbe pensare ad amare la moglie e i suoi ipotetici figli.
Quindi, bisogna accettare che il matrimonio religioso cattolico è l'impegno di amare, onorare e rispettare una persona finché non giunge la morte. Per questo motivo, se non avessi il desiderio di stare tutta la vita con la mia attuale ragazza, non mi sposerei mai con un rito religioso.
Se volessi solo i vantaggi giuridici e fiscali opterei solo per una unione civile, così da poter tutelare anche i miei figli.
Il titolo del post di oggi è però focalizzato su una domanda: attualmente il matrimonio cosa rappresenta?
Sicuramente, già da secoli, il matrimonio è stato l'apice delle false istituzioni. I matrimoni di convenienza ci sono sempre stati e sempre ci saranno, soprattutto trai ceti sociali elevati, non voglio quindi raccontarvi come "si fa l'acqua calda".
Il problema attuale più grande è che persone che si amano davvero, o che lo credono, finiscono per lasciarsi dando la colpa al matrimonio. Più volte il rito religioso del matrimonio è stato dichiarato come la tomba dell'amore, la fine della felicità.
Non è perché sono cristiano, credetemi, ma non credo affatto che la colpa sia del matrimonio in sé. La responsabilità è sempre degli esseri umani ed in questo caso delle false aspettative che si creano. Responsabilizzarsi è un passo importantissimo se si vogliono realizzare grandi progetti. Quando una persona si responsabilizza, anziché prendersela con tutto quello che non può cambiare (la moglie, i soldi, i figli, il lavoro, ecc.), cerca una soluzione alle situazioni che dipendono dalle sue scelte.
Il matrimonio non è una barzelletta, è un impegno tosto, difficile, a cui dobbiamo davvero dedicare il 101% delle nostre energie fisiche e mentali. Ai normali problemi di coppia si aggiungono problematiche di natura economica, familiare, domestica.
In tutti i matrimoni, anche tra persone agiate, ci sono grandi prove da superare. Il superamento di queste prove si può avere solo se i partner collaborano per un obiettivo comune, se si coprono le spalle e si aiutano a vicenda, se si comportano come compagni di viaggio, se si amano.
Sposarvi non vi farà sentire più sicuri, più amati, più protetti. Sposarsi è l'inizio di un nuovo cammino, un'avventura che può darci enormi soddisfazioni da cui però non tutti possono uscire illesi.
Per questo motivo ritengo che il matrimonio possa essere visto come uno dei pilastri della società: chi riesce davvero a mandare avanti un matrimonio in modo positivo è a sua volta positivo per la collettività. Il fatto che la frequenza di divorzi in Italia sia ai massimo storici la dice lunga sulla situazione del popolo italiano.
Chi non riesce a mantenere un impegno con la persona che ha giurato di amare, come può mantenere un impegno con la società?
Se non riusciamo ad accordarci per il bene comune con la persona con cui abbiamo scelto di passare la vita, come possiamo sperare di accordarci con i nostri connazionali per il bene della nazione?
Ecco perché:
Un matrimonio che funziona è sicuramente un pilastro della società.
Apro una piccola parentesi.
Per quanto riguarda gli omosessuali, dando per scontata l'inutilità del rito religioso, sarebbe giusto che potessero ottenere i vantaggi delle coppie sposate etero. Non voglio entrare nel merito dell'omosessualità in sé ma credo che se due persone vivono insieme per tutta la vita, anche come semplici amici senza legami sessuali, debbano avere gli stessi diritti di una coppia sposata.
Se pagano le tasse devono avere gli stessi diritti economici. Se contribuiscono positivamente alla società devono avere gli stessi diritti sociali, ovviamente dimostrando la convivenza per evitare truffe allo stato italiano. Potrete dire che gli omosessuali sono immorali è non meritano questa opportunità, ma alla fine anche gli etero possono esserlo facendo sesso nel loro stesso modo. Le vere immoralità legate alla famiglia sono ben altre: padri che violentano i figli, madri che fanno prostituire le figlie, genitori che rovinano per sempre la loro prole con i loro sporchi valori.
Sapete anche voi che ci sono coppie etero che non avrebbero dovuto unirsi in matrimonio, le stesse coppie etero che hanno generato i criminali che oggi potrebbero rapinarci, ucciderci o stuprare le nostre donne.
Riflettete su questo.
Il matrimonio è solo un rito, un atto giuridico, niente di più. Sono le persone che devono cambiare.
Responsabilizziamoci.
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