La cultura della legalità in Italia

A 22 anni dalla morte di Borsellino, alla luce dell'attualità, mi sto convincendo che l'effetto del sacrificio dei magistrati morti del '92 sta finendo in modo molto triste.

Fin quando a capo del governo c'erano Berlusconi o gli altri vecchi, simbolo di una vecchia generazione, potevo capire che poteva esserci una battaglia di ideologie con i giovani di oggi.


Ma adesso, con Renzi e i Renziani, ho come l'impressione che sia stato preso il peggio della mia generazione a governare l'Italia.

Quanta amarezza e quanta delusione.

Con Berlusconi almeno avevo la convinzione che sarebbe morto prima di me, che avrei potuto osservare il suo declino dall'alto della mia gioventù e buona salute (paradossalmente, a 32 anni, cominciò a dubitare anche di questo).

Addirittura con Renzi vedo un cambiamento totale, in peggio; temo che si ingrasserà allegramente sulle mie spalle, che finirà il lavoro iniziato dai suoi predecessori, che instaurerà una nuova oligarchia più forte della precedente, dove la magistratura sarà inerme, dove le iniziative sociali più positive di questi anni come il Fatto Quotidiano, Servizio Pubblico o il Movimento 5 stelle saranno solo delle "Pecore nere" da evitare a tutti i costi per il bene del paese, dove la rigidità mentale e l'istintività dei cittadini sarà sempre più il punto di forza dei potenti.

Altra conclusione a cui sono giunto è che:
la cultura è la vera forza della politica

e il Berlusconismo e il Renzismo sono culture fortissime, più forti della cultura della legalità presente in Italia.

Questo non è il mio parere, questo è un dato di fatto che può essere letto nella maggioranza delle elezioni da oltre 20 anni.

Poi, se aggiungiamo anche tutte quelle persone (a cui non do colpe) che per impegni di lavoro, o di famiglia, sono totalmente ignoranti sulla politica e completamente in balia di quello che dicono i TG, il quadro della situazione è veramente disastroso

Quei pochi che riescono a vedere parte della realtà (con molto sforzo), finiranno sempre più per essere dei visionari, degli stupidi, o addirittura degli esaltati. 
E perché? Perché non la pensano come la "maggioranza", l'unica cosa che oggi sembri che rassicuri la gente.

Personalmente credo che, soprattutto io, sto sbagliando qualcosa. Devo trovare un modo per vivere meglio questa situazione cercando comunque di essere un elemento positivo per la società.

Spero solo di non diventare uno che pensa solo ai cazzi propri, della propria famiglia e del proprio lavoro: sarebbe veramente la fine che non avrei voluto per la mia vita...

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