Il MUOS e i danni da elettrosmog

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Chiunque di noi usi le chiavette internet, o gli iPad, o i telefonini di ultima generazione sicuramente utilizzerà le connessioni di terza generazione (3G).

Indipendentemente dalla nostra conoscenza teconologica, tutti dobbiamo ammettere che abbiamo fatto enormi passi avanti nella comunicazione tra persone. 

Ricordo bene quando avevo il mio buon vecchio modem a 56k, che paragonato alle velocità di oggi era come confrontare una formica con un jet super sonico.

Grazie all'innovazione tecnologica oggi scambiamo video, foto e musica con una facilità incredibile, ma tutto questo a che prezzo?

Saprete meglio di me che l'incremento degli apparecchi telefonici ha peggiorato l'inquinamento elettromagnetico (elettrosmog per gli amici) ma gli effetti sulla salute non sono mai stati esposti ai cittadini con sufficiente chiarezza, sia per la complessità dei fenomeni che li determinano, sia per gli evidenti interessi delle multinazionali dell'elettronica.

Possiamo dire però che gli studi sono andati avanti e oggi possiamo sicuramente, e certamente, affermare che le radiazioni elettromagnetiche:
  1. aumentano le probabilità di insorgenza di alcuni tipi di cancro;
  2. possono inibire o bloccare il funzionamento della tiroide;
  3. hanno effetti maggiori sui bambini;
  4. fanno innalzare la temperatura dei tessuti organici attraversati;
  5. distruggono le cellule neuronali.
Eppure, l'innovazione va avanti, per soddisfare le continue necessità di benessere e servizi, incurante delle sofferenze dei popoli... 

L'ultima innovazione tecnologica in tema di telecomunicazione è il MUOS (Mobile User Objective System), ossia un sistema di comunicazione satellitare, formato da 4 satelliti e una stazione di terra, che lavora a frequenze spaventose (da 300 MHz a 3 GHz). Senza scendere nel dettaglio, ho trovato e tradotto in italiano un'immagine in rete che ne riassume i vantaggi:


Ciò che dice l'immagine è che le normali comunicazioni satellitari non riescono a giungere ovunque (ad esempio dentro una foresta) e quindi si aumenta la frequenza delle onde elettromagnetiche, incrementando la penetrazione dei segnali attraverso gli eventuali ostacoli.

I vantaggi per quanto riguarda la comunicazione sono enormi, ma al contrario l'esposizione a frequenze così alte non è un vero toccasana per le popolazioni che vivono vicino la stazione di terra.

Di stazioni di terra MUOS, in tutto il mondo, ne esistono solo 3 e gli USA vogliono farne una quarta proprio in Italia, a meno di 10 km da Niscemi, nella riserva naturale della Sughereta.

Fortunatamente, proprio come con il TAV e le centrali nucleari, si sono mobilitati i cittadini che hanno confluito nel movimento NoMUOS, di cui vi consiglio la visione del sito che dà molte informazioni importanti.

Oltre ai comuni cittadini, anche chi ha competenze tecniche si è mosso e il Prof. Dr. Massimo Zucchetti, (cattedra di "Protezione dalla Radiazioni" al Politecnico di Torino) ha redatto una relazione sull'analisi dei rischi di un eventuale stazione MUOS a Niscemi, che ritengo valida e molto prudente nei giudizi.

Nella relazione si dicono tante cose che preferirei non ripetere qui (vi ho messo comunque il link alla fine se volete approfondire); la cosa più importante che vale la pena di evidenziare è quella che ho rappresentato in questa immagine, evidenziando a colori la porzione di territorio coinvolta:

In caso di errore di puntamento del sistema MUOS, a soli 20 km di distanza dalla stazione di terra, la popolazione potrebbe subire danni gravi e irreversibili per quanto riguarda la salute.

Come se non bastasse, secondo la Legge 36/2001 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, la stazione MUOS sarebbe fuorilegge per un raggio di oltre 130 km!
Precisando, ciò significa che in un raggio di 137 km dalla stazione le popolazioni sarebbero esposte ad un campo elettromagnetico sopra ai limiti di legge.

Ma come siamo arrivati a tutto questo? possibile che gli USA vengano in Italia a comandare?
Come al solito ci mette sempre lo zampino Berlusconi, che nel 2001 firma un accordo con gli Stati Uniti, che poi però viene ratificato anche da Prodi, che impone agli USA il rispetto delle leggi italiane lasciando la facoltà di decidere alla regione Sicilia per gli eventuali permessi.
Inizialmente si doveva fare nella base militare di Sigonella ma gli Stati Uniti, per paura di un rapporto militare che ipotizzava la detonazione accidentale a distanza di bombe e missili, decisero di spostare la sede vicino Niscemi.

Oggi le popolazioni locali manifestano e non è ancora stato costruito nulla. Grandi interessi economici, proprio come in tutte le grandi opere, rischiano ancora una volta di portare tanti danni a molti, per dare vantaggio a pochi.

Non so come si evolverà la situazione ma, se abitate in Sicilia, vi consiglio di tenervi costantemente aggiornati e di andare a più manifestazioni che potete.

Spero di avervi reso il più semplice possibile la comprensione di questo problema; in caso troviate imprecisioni o mancanze, comunicatemele ed io provvederò.

RIFERIMENTI

Effetti accertati dell'elettrosmog - Wikipedia
MUOS - Wikipedia
Mobile User Objective System (MUOS) presso il Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi: Analisi dei rischi - Prof. Dott. Massimo Zucchetti
Legge 36/2001 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici


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